Emilio Lussu - La ricostruzione dello Stato

difeso consolidato e glorificato, si da farlo apparire come l1espreSsione 'storica delle aspirazioni nazionali. Fra questi ultimi stanno in primo piano non pochi ambienti politici resp_o~sab'.li di ~aesi stranieri che nel fascismo ihdividuavano, con g101a, 1 espressione più mod~rna delle forze dell'ordine: e il papato. Di fronte alla mol: titudine dei cattolici dell'Italia e del mondo, fino ad allora avversi ad uoa dittatura nata e vivente nel sangue, il. papato, accordandosi clamorosamente col fascismo, ha asservito la religione al regime. Non v'era più dunque ragione di rivolta morale. III Il fascismo è strettamente legato al passato: rompere col fasci• smo significa pert,mto rompere col passato. Pretendere, come più d'un' anima quieta fa, di ritornare all'Italia del 1922, è così assurdo come pensare di ritornare all'Italia del 1831 o del 1848. La ricostruzione sarà pertanto complessa, poichè non si tratterà di ricopiare, ma di creare. Il problema non è di sostituire, al governo, il partito fascista con un altro partito o con un'alleanza di partiti : il problema è la ricostruzione radicale dello stato. Con Mussolini, non crolla il capo di un partito; è tutto un regime che crolla. Si tratta dunque dì sostituire, al vecchio regime, un nuovo regime. La parola è vecchia; si tratta di creare un ordine nuovo. IV La monarchia italiana è finita. Non il re, solo, ha tradito l'Italia, ma la monarchia. L'abdicazione del re non può dunque risolvere la crisi. Il re, il principe ereditario, e tutta la costellazione di principi d, Casa Reale, sono tutt'uno. La. dinastia sabauda si è estinta vestendo la camicia nera. Teoricamente, la monarchia è possibile in Italia, alla condizione che sia portato sul trono un principe straniero. Ma, per quanto il popolo italiano sia caduto cosi in basso, esso nqn si avvilirà mai al punto di accettare con rassegnazione un simile dono. L'ipotesi di un principe straniero sul trono italiano n1>n è meno assurda dell'ipotesi di un qualsiasi principe sabaudo, erede dinastico, Conservare sul trono un Savoia, qu·alunque dei Savoia, equivarrebbe a sostituire Mussolini con Ciano, o con Farinacci, o con Bottai, o con Grandi, o con De Vecchi, o con De Bono. Il consiglio di reggenza, per un principino figlio di principe, sarebbe la più strana di tutte le ipotesi, chè i suoi membri bisognerebbe prenderli fra i generali inglesi, americani, o russi. -4B1bloteca Gino B,anco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==