Riccardo Levi - Le aziende autonome socialiste

i mercati di maggior bisogno. Fare monopolista lo stato può essere un mezzo per evitarne gli inconvenienti economici, ma forse per. aggravarli. Di fatto lo stato monopolista di molti o tutti i prodotti non sol tanto ignora i costi delle singole produzioni, ma non riesce più a sapere quale prodotto sia conveniente. O meglio lo decide con mezzi illiberali e antidemocratici, affidando la decisione ad esperti e togliendola al mercato, che è viceversa la sede elettorale in cui tutti i consumatori sono ammessi e tutti possono dare il loro voto. Vero è che talora sul mercato si creano situazioni in cui alcuni elettori hanno voto privilegiato, o, come si dice in termini commerciali, alcune persOne o alcuni enti dominano il mercato. tqa allora siamo di nuovo di fronte a~ un cas.::> di monopolio, il monopolio del consumo e non più della produzione; e tornano a valere le considerazioni precedenti. Torna cioè a valere il fatto che, se moncpolio ci deve essere, è meglio che il monopolista sia lo stato; il quale, se non è economicamente controllabile, lo è almeno politicamente, mentre il monopolista privato ncn lo è in nessun modo. Ma tutto ciò non toglie che, dal punto di vista economico, il moc,opolio sia sempre nocivo; e quindi da non ricercarsi volontariamente, se non avendone ben presenti gli inconvenienti. C~ludendo, la statizzazione dei settori economici monopolistici è il minore dei mali; la statizzazione degli a1tri settori può essere da taluno ritenuta un bene dal punto d;' vista sociale, ma è un inutile danno da quello economico, e sì risolve quindi sempre in un impoverimento generale, una limitazione nella libertà di scelta dei produttori e dei consumatori,• una forma di socialismo inconciliabile con la libertà. D'altra parte la"sciare il regime privatistico in tutti i campi in cui vige effenivamente l'economia di· mercato {perchè non esiste nè monop.olio di produzione nè di· consumo) può essere ancora una forma di libertà inconciliabile col socialismo. Di fatto il detentore dei mezzi di produzione e di smercio, il capitalista in una parola, pur avendo bisogno dell'opera fattiva dèi suoi collaboratori, tecnici, operai, impiegati, venditori, ecc., nega ad essi la compartecipazione all'atto economico' li esclude dall'atti3 n 6 neo

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