Riccardo Levi - Le aziende autonome socialiste

Vi ,può invece veramente essere divario nei criteri di gestione, tra l'amministrazione capitalistica e quella socialistica, quando il discusso ampliamento provochi una diminuzione del profitto riferito ad ogni lavoratore. Allora può avvenire che il minor profitto unitario moltiplicato per un maggio~ numero di operai, dia ancora un profitto complessivo accresciuto in m-◊do da costituire un effettivo allettamento ·per il capitale, pur essendo contrario all'interesse individuale dei lavoratori. Cioò si verifica in pratica in tutti i casi in cui il mercato è prossimo alla ~aturazione di . prodotti, e si rifiuta di assorbirne in maggior quantità, se non previa una riduzione di prezzo. Dunque solo in questo caso la trasformazione sociale provoca, per si;' stessa, una nuova legge di espansione produttiva. Ciò ' significa -che in regime socialista la corsa agli investimer,ti sarà più lenta, più guardinga e la differénza in meno dei capitali di nuovo investimento verrà piuttòsto devoluta a un aumento nei guadagni indlviduali dei lavoratori. Si tende così a creare un regime economico più stabile di quello capitaiistico, in cui vi è maggor squilibrio tra produzione e capacità d'acquisto. Si potrà sperare quindi una riduzione della gravità e frequenza delle crisi economiche, e dei periodi di disoccupazione; e pe"r conseguenza delle crisi politiche interne e internazionali. Tuttavia è doveroso riconoscere che il riassorbimento della mano d'opera eventualmente ancora disoccupata sarà più lento. Un'altra causa non economica, P"9. non per questo meno vera ed efficiente, varrà ad attenuare l'eventuale tendenza dei consigli d'azienda a chiudere le porte in faccia al personale 4jterno. Chi l;,a vissuto in fabbrica sa che ogni lavoratore ha un figlio, un fratello, un amico, da proporre per l'assunzione. E agirà sul consiglio per indurlo a recedere da eventuali decisioni troppo restrittive. Non si creda che questa si=1una considerazione secondaria: nelle aziende moderne, che trascendono per durata la vita attiva di un uomo, si creàno vere dinastie di lavoratori, che riproducono, dal punto di vista delle masse, lo spirito familiare del capitalismo originario. 17 B,b. otec, Gino 81<" o

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