O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-%- -------------------- ciale. In cambio si teneva i nostri vestiti ed i nostri effetti lasciati ad Atene ! Il colonnello Bertet, rifiutò le quaranta lire di sua spettanza. E qui faccio notare che il sig. Rallis aveva mentito, telegrafando ch'egli, disponendo il pagamento dell'tsoE~NtT .\ ai legionari di Bertet, aveva fatto un'eccezione in loro favore, giacchè tale beneficio non era stato esteso nè ai volontari di Merau, n è a quelli di Ricciotti. I volontari di quelle due legioni, invece. ricev-ettero un'indennità di 40 lire per ciascom milite, e di 80 per ciascun ufficiale. Io appresi questa notizia a Corfu, ma la menzogna del ministro non mi sorprese: mi sarei meravigliato, invece, se l<! autorità greche, avessero detto la verità. La mattina del 27 maggio, il piroscafo fu in vista di Bari. Il colonnello adunò la legione sul ponte e fece dar lettura deli'ord.ne del giorno di sciogl:mento della colonna. Quell'ordine del giorn~ è un poema. - Lo riproduco : Ordine del giorno del 27 maggio. L egiOiflll'i, Un mese fa lasciavamo le spiagge d' Italia col cuore t>ieno di fel e e di en· tu>iasmo per la causa ellenica. La guerra che la Grecia combatteva contr o lo Turchia aveva gli stessi caratteri di quella che dal 48 al 70 l' Italia nostr a sostenne conto·o le potenze e la diplomazia per la sua indipendenza, e voi , giovani baldi e forti, educati ad alti ideali, non e~:oist:, rispondest e al mi o invito ed accorreste a portare il vostro aiuto al plf)Olo che inJorgJV.\ e:mt ro l'oppres-:ore in nomé del sacro principio di nazionali tà. \' oi comp;ste degnamente il vostro dovere di uomini lil>'!ri e di soldati.·- lo andai altet·o della l,egione il gioo·no in cui giunti ad Arta, al rombo de l cannòne td al creJ>itlo incessante della fucileria annunziante il comba ttimento · a poca distan~a, vl vidi frementi di santa impazienza. Ed o•·o sicuro che avreste fatto risuonare. alto il nome italiano sulle balze deii 'Epiro il giorno dopo, illf> magg1o, se l'armistizio conchiuso tra l~ parti belligeranti non avesse reso su· peo·ftua la nostra presenza sul to.1to·o dulia Guerra. Il cot·aggio e la calma dell'animo vostra - due qualità eminenti e indi· spensabili pel soldato - rifu lset·o il giorno 16 quando un fal so allarme fece credere esseo·e i Turchi eQtrati in Arta. - Voi ben sapete che foste i soli ad accoro·ere là dove dicevasi fosse il nemico. - In quella circostanza foste ammirabili e consacraste nuovamente la grande verità che sotto l!\. camicia rossa balte ~empre il cuore del leone. Coffipiuto il vostro mandato, vi accingeste a ritot·nare in patria. Voi sa-

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