O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-H±- Rivolto quindi al capitano BarLeris che attendeva la consegna delle armi, gli disse con voce pacata: - Ecco le nostre armi, signore. Il sig. Matzas, si avanzb' con due soldati ~er portar via le sciabole e le rivoltelle. Ma un gesto energico e terribile del colonnello lo fece indietreggiare. Con lo sgu:;rdo sfavillante di collera, Hertet gli disse : - Io volevo constatare sino a qu:~l punto giungessP. la ,.o· stra impudenza. Mi accorgo che essa uguaglia quella del vostro ministro. l miei urtì~iali non si lasciano disarmare. Se volete le loro armi prendetele con la forza! E rivolto a no!, comandò: - Signori ufficiali, riprendano le loro armi! Vedremo se costoro oseranno impadronirsene ! Gli ufficiali èd i soldati greci rimasero di sasso. Si ritirarono senza una parola, s~nza un gesto. * * * Il 25 maggio, I' Ira seguita dal Re Giorgio, fece rotta per Bari. Il geverno italiano, alla nostra pattenza, ci aveva fatti scortare dalle torpediniere. Il govérno greco non voli'! es?er da meno e siccome era legato a n Ji da vincoli di gratitudine, ci onorò aflìd'indoci alla vigilanza di una corazzata di prima classe, che durante tutta la traversata tenne un carJnone puntato in direzione del nostro piro;cafo ! Ciò vuoi dire che i governi di tutti i paesi si ras.somigliano ed agiscono all 'unisono ! A Corfù sostammo per il cambio delle poche drac!"..!e che i volontari possedevano. Fui incaricato io delta bisogna. Quando mi recai nella cahina del colonnello Berte\, per chiedergli se avesse moneta greca da far barattare, egli vuotò il suo portafogli. Possedeva un bigliello da 2 dracme e quattro francobolli Ja trenta centesimi ! Ecco c:ò che gli era rimasto di cinquemila lire ch'egli aveva portato di suo dall'ltali:l! A Corfù, i volontari riccvellero il premio delle loro fatiche. Il munitìccnte governo greco, con atto d'insolita generosità, fece distribuire lO LlllB ad ogni volontario e 40 LtRE a ciascun uffi-

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