O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-92u•n l .en!e ~oloro che !rallrvano in modo co•• indo'j:no i suoi eor11 "'~"i. l volonl:m, sr o•g-endolo a'lonl.lnarsi in barc·J l!li gri· danHi tJ: Trt~litm·el e cnn un aggetl•vn piU rovPnte !o qPa!ific:u io, 4 oando, rrtalnmi sul Re Gi01 gio a nolliìo a1 e al capit;mo Karakacianis la nostra decisior:e di resistere, lo incontrai s ul ponte occun1 to a lienigrare l'uomo che gli aveva fatto tanto bc•ne. La mallira del 25 giunse la risposta. Il comand.anle della cor •zza ta fece pregare il Berlet di recarsi da lui per la comunicazione del dispaccio. 1\fa un grave fallo si Pra verificato qualche 11ra priu•a, e l 'uomo non era più quello che aveva dimostralo di Pssere fino a quel momento. Egli aveva agito nel nostro ontrresse, fidando sul nostro appoggio : quanito si accorse t he parecchi sacriflr.arono tulli gli altri al proprio tornaconto, comprese che non valeva la pena di far altro e non fece pb nulla. Era nel suo dratto. Il fatto è semplice, wa non perciò cessa di essere di· <guelJnle. L'idea della resistenza aveva spaventato alruni uf· ficid l•, i quali , poco teneri della loro dignità e del carattere ila· liano. avevano sflguito l'esemp•o del Collallo disertando nel momento critico e passando sul Re Giorgio. Trascrivo i loro :tomi: Capitano Pedotti; capitano F'ranci; te:oenle di l'i/larpy ; tenente eolonrello B ttini ; soltotenente Urbflno ; soltotenente Drago seguito rlell'indivisibite ,lflrdtt~à ; sollolen••nte Cogliture e soltotenente Puidomani, povere figurE', queste, senza coscienza e senza carattere e perciò meritevoli più di compatimento che di biasimo. 11 colonne! lo li lasciò partire : poi si ritirò affranto nella cabina : a noi che gli and:lmmo intorno, lent...ndo con una huona parola di medicare la profonda ferila dell'anima, Cj!li disse, strin11enJoci la mano : - Non meravigliatevi, del mio abbattimento. Anche Cristo, n~ li' orlo, 5udò sangue. Egli non volle andare dal comandante del Re Ginrgio. Inviò me ed il capitano Lugli a prendere cognizione del telegramma del ministro. Esso era del seguente tenore: Comandante Re Giorgio. Al signor colonnello Bertet rispondo che il governo ba lmportito ordini al ca•sier di Corf~ per pagare a -ciascun volonterio la aomma dl dieci lire ed a

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