O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-N>- l' ingegnere Drago, si re cavano alle lrir.cee greche e parteciparono al :omiJattimenlo dell'allo Grimbowon. La presenza sul campo di quelle poche camicie rosse, che di propria iniziativa, anzi trasgredendo gli ordini rice vuli - si erano rt-.:ale a combattere, glnerò un equivoco doloroso, giacchè si disse che della legione intera, solo otto o dieci volontari fecero il loro dovere. Quei nostri compagni dettero in quell 'occasione prol'a rli valore e di coraggio, ma non furono perciò meno colpevoli di una gravissima intrazione alla disciplina, commessa abbandonando in tempo di guerra il posto loro assegnato dal comandante in capo le truppe regolari. Qualcuno, anzi credo solamente l'ingegnere Drago - pretese dall 'ufficiale, solto i cui ordini aveva partecipato al combattimento, una dichiarazione attestante il fatto. Ciò fu trovato da lutti riprovevole, come indizio di sentimenti poco nobili ed il biasimo non venne risparmiato. Con coloro che il 14 si recarono al combattimento di Grimbowon, partì anche il sottolenente Vivoli, il quale, però, alle prime fucilate, v igliaccamenle tornò indietro. Il colonnello Berlet, saputa la cosa, con un ordine del giorno severissimo espulse dalla lesione ru fficiale resosi indegno di appartenervi. Anzi , siccome il Vivoli, venuto la sera stessa a cògnizione della disposizione presa a suo carico, ardi accostarsi al gruppo degli ufficiali, profferendo parole di minaccia all'indirizzo del colonnello Bertet, questi gli andò incontrò risolutamente e prima lo colpi più >olte al volto con la sciabola, poscia gl'impose di uscire. Noto che il Vivoli, grande ed aitante della persona ed armato di revolver e ,ii sciabola, non fece il menomo movimento di reazione. Egli fu fallo partire all 'indomani, 15. Però dura!lle la notte, egli radunò alcuni malcontenti della legione ed assunse il comando di quel manipolo che, da Arta a Zaverda commise ogni specie di violenze e soprusi. Avrei taciuto il nome dell' ufficiale vigliacco e briganlt, se la sua opera non fosse riescita fatale alla Legione pochi giorni dopo, il 2! maggio. In quel torno - non ricordo la dala precisa del giorno - ci eiunse la notizia che 150 uomini della legione Mereu si erano trovati, senza il loro capo, impegnati alla battaglia di Domokos e che avevano subito perdite rilevanti , tr11 le quali quella eli un ufficiale.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==