O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- 7!1- ---------------------------------------- Atene ed il giorno stesso, nel pomeriggio, si presentava al ponte di Arta un parlamenlario turco con bandiera bianca, seguito da un trombettiere e dieci cavalleggieri a chiedere un armistizio di tre giorni. - La guerra volgeva al suo termine. - L'ultimo colpo di cannone era 11lato spareto: e la Greci;,. usciva dalla prova. m~­ nomata nel prestigio e lasciava in mano a quel nemico che aveva sognato di poter cacciare dalla sua terra, la più velia delle sue provincie: la Tessaglia. • •• li governo d'Ateo~ , a cui il colonnello Smolenitz aveva telegrafata la notizia dell 'armistizio proposto dai tllrchi, rispose autorizzandolo a trattare col nemico. Dippiù , ordinava al coman · dante di ritirare dalle liuee av..nzate tutte le truppe, permettendo così ai turchi di rientrare negli antichi confini e rioccupare la spalla sinistra del ponte di Arta. QJesta disposizione era eloquente e lasciava l'adito alla supposizione che il parlamentario fosse stato inviato a chiedere l'armistizio, cJn l' intesa del ministero areco. La guerra era realmente terminata. La nostra presenza nell 'Epiro diveniva perciò inuti le e superflua . Un ufficiale greco si reco al campo turco per partecipare l'assenso del suo governo alla proposta di armistizio. Prima che egli facesse ritorno al quartìer acnerale, un reg,;mento di fanter ia turca riprendeva possesso del territorio abbandonato allo scoppiare delle ostilità . e poneva due sentinelle al ponte. AIla .aetà di questo fu inalberata la bandiera bianca . Noi non potevamo certo essere contenti della soluzione. Per ben due volte, mentr~: marciavamo contro il nemico, fummo arrestati da disposizioni in contrario. Ci restava la coscienza di aver tatto il nostro dovere di militi, ma la soddisfazione sarebbe stata infinitamente maggiore, se avessimo potuto sciogliere il voto combattendo per l'idea ellenica. Intan to era accaduto qualche cosa di riprovevole. Il giorno del nostro arrivo ad Arta, mentre per tassativa e rigorosa disposizione di Manos, la legione riposava per ess('r e in grado l 'indomani di atJrontare con spirito sereno l'emnzione e la fatica di un combattimento, una quindicina di volontari , tra i quali

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