J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

- 4 -- mento socialistico facendo app0Uo alla mern idea cieli,~ giustizia. Di sarcasmo. egli _eopri,:a colo,ro che sulla realta storica, sul corpo de1 fatti vogliono gettare, ?~co_nd_o 1~ sue parole, un pietoso velo, intessuto coi_sotl1hss1m1 fih della dinlellicn, ornato dai fiori della retonca ed umettalo con rugiada sentimentale. . Per noi si lralla di esaminare se l'unione della collcezione storica materialistica eon quella idealisti-ca, quale si è eff0llivnment.c l'ealiz;.,,atain Francia, con l'istinto fol'sC ,cieco della -coscicll7.nsocialistica, se qu0st.a unione sia possibile teoricamente, o se fovece vi sin in essa un'insolubile contrnddizionc. Cercheremo cli st.nhilire se noi siamo {;OSlretti.a decider.ci defi11itivame11leper l'un.a o per J'_alt.ra delle due specie di concezione stol'icn, o se noi possia1no considerare logi-camente e ragionevolmente la concezione storica malerialisLica e quella idealisli,ca <::omeclue lati diversi di un.a medesima verità. ·Non mi è possibile .avvicinarmi .alla soluzione di questa parti<::olarequestione, senza discutere insi-0me con voi una questione più generale, quella cioè della nostra odierna posizione di fronte nl problema della· cos,cìenza umana. Dnl rnio punto di vista perso11uJc, io crerlo ed affermo che l'aspir.azione dello niente umaJ1a da qunltro secoli, cioè d,dla llinasccnza, sia diretta .a provocare una riconciliazione, la sintesi delle .wtit.cs.i e perfino delle antitesi le più eo11Lraddittorie.Questn uspir·azione conferisce a lutti i movinwnti 11losoflcicd intell0llunli lo sturnpo decisivo, l'impronto cnrallel'is.tica. · La Rinascemn si Lt·ovòdinanzi ad una nntilesi insolubile in apparenza tra il radicalo spieito del cristianesimo da un.a parte e il ricleslalo spirito dcll'unli.chilà dall'aJtra. Lo spir_ito dell'anti-chità significava, più che il riconoscimento, 1l culto, la venerazione, l'aaorazione della natura. Lo spirito del cristianesimo invece, significava la condannu, l::i negazione della natura. ' Le menti pensanti alla fine del medio-evo si trovarono ~1i1inclin. nanzi ad_ un'eredità intellettuale delle antitesi, rnnanz1nd un dualismo che esse dovranno concili.tre riconducendolo ad una unità. Questo compilo veniva ancora particolarmente ostacolal<? dall'ev?luzione ~ello spirito scienLifi,co, dai prog_ress1delle scienze sper1~entali. L_osludi_opositivo, serio, rigoroso ed. accurato dei processi e dei fenomeni nella nat1;1r.a,la ncerca delle forze naturali folta con I.a mecB~ cnmcn e c_onla matematica applicata, spogliò la natura di

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