J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

-.$1 - sla notevole qualitù coi topi. La divcrsit~t delle sedi di nbitazioui naturali, lw formnto nella specie umana razze molto dissimili tra loro. i\la l'uo1no, co111cla fo,·rnicn, il castoro cd alLl'i ani111:di, pe1: rro(cggcrc Ja propria csistcnz,a sa cre:irc IIH'zzi ,1rl.111ci.tl1c,t0è rnc7.1.1 dio gcncl'a I al'lc un1ana. 1 )ul'sl.i 11ie1.ziarLifki:tli -co11ti11u.i11l0'oper,a della 11,1Lt11·a, (;ssi c:rngir1nol'uolllo 1wturalc, pcdczionano -certe sua quali lit, IICsoppri1110110Dllre C Cl'Ca!IOl'uomo soci:ilc. l men.i .irli11C'i:dil;ivorano conlro la diflcrcn7.inlrice i11rluc11zadei 111c·ninnl11r.tli e riproclu<·o110l'unilà della specie urnnna. l 111czzinalnrali <"lii' si lrm'.1110sollo Ja stessa laliludi11c 111oslrnnoqunsi il 111cclcsi1nomondo :111im:1lce vc- !.f(•t;ile. l 111e7.zail'li1tc-.ialiche si eguagliano rckdivn111cnte '.ti 111ododi produzione, rnosl.r:1110del pari una grande ,1nrtlogia nei cosl11mi clcgli 11orni11in essi vivenli, nelle lol'O f'orrnc cli famiglia e cli Stato, nelle loro l'cligioni e 1tlosofie. l)o\'llnq11c domina il moclo cli proclm.ionc c:ipi1:ilislico, 11cl gelido (',111,Hlù-cornc nclln solcp:gi(ita Tt.ali:i "11elle regioni dcll'J\uslr;ilia civiliz7.:tlesolo dn po<.:o-le1npo. s1 tro,·nno il parhrnenL:iris1110, in principio sulla base <li 11ndrillo cli ,·010 limil:ilo, poi del suff'rag-io u11ivcrsnlc, l<t f'an1ig-!i.11110110µ:nmicn1, 11iltgala dall' aclullerio e cl,1lln rroslil.m.i.011r, la fl1oso11a·deisl.i•cn cd iclcnlisticn. Qucstn .1n[llogia si osserva no11 solo nei popoli, che hnnno cornpiula la rnecksirna C\'oluzione socinlc, mn nnche in nn1ioni cli di,·crsc rn7.7.C,che progrediscono con p:isso gigantesco al di fuori dclln sfrrn clcll'evoluzione curopen. Cnsì, per esempio, i ginpponcsi p:issarono con un snllo '.1.rlloro passato meno f'cuclale in un me7.7.0enpitnfo,lico. qnando rssi inlrorh1ssel'O l'industria mcccnnica nel loro ir!,pc•rn. Per effetto del loro regime politico essi hanno cl(l\'ulo c,rnginrc le loro leggi e perOno i loro :ihili c. "'i;~lenc -certi, non passerà mollo tempo cd essi nwnnno il loro P.tnnm:i e il loro Houvicr. L'11onio quindi, col mezzo .artificinlc che egli si cren, diviene il suo proprio creatore e il padronr della s1w Sl)rlc sociale, ma la sua .azione è incosciente e contraddice ;Ù suoi _intenti. Gornc dice Ilcgel, l'uomo giunge sempre []J un nsullnlo che egli non ha p.i;cveduto e che contradclic(1 [l])e sue intenzioni. Così che i capitnlisti, per mnncni.wc il possesso ,clelln loro classe, hanno introdoltn e svilqp,rln l'induslria meccanica, senza riflcllere che, collfl rovina della piccola inclusi.ria, essi distruggono il celo mrdio che :igisce come forw rep11lsivn lr:i proletarinlo P Biblioteca Gino Bianco

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