J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

- 27 - ma di tuLLi.Tullo è dalo iu comune .:1ifigli degli uomm1. Tutto ciò clic respira sulla terra e cresce sui c~mpi, Lullo quello che vive nei fiumi e n.e!l? acque, apparl1e11e cgual11,cnlca lulli ed ognuno ha dinlto a\la sua par~e. . « 1-;ospilalilà in essi 11011 è 1111va1rlù ma un 1mpenoso don·rc. l~ssi a11drrhlJero a dormire nftamati piulloslo che soffrire l'acc11sadi 1101n1ver acle111pi11taoi loro doveri nella socldisl'azionc tki bisogni. dello straniern, dcl~·i_nfenno, del 11ecrs.siloso, poichè a qucsli cornpcle 1111d1nllo comune di essere 111anlc11ul.ia sp<'sc della provvidenza comune, poiclti· In sclv.aggin.a con cui so110 nutriti, quando essa Yeniva d;tlla for~sta, era proprietà di Lulli pria ,che il cacciatore ruccidcssc, poicliè le -civaie e il granone che si offriva110 ad essi. erano ,cresciuti sulla lena che appartiene a Lulli )>. li gf'suit.a Charlcvoix, chr l1aviss11Loa sua volta ancl,c tra i s<'lvaggi clic non rr.a110slali educali ancora nelle virtù della inoralc cristiana e della proprielù, cli-cc ne.Jla sua (< Slorirt clella nuova Fm11cia )>: « li fraterno sr11Limcnlo dellr prlli-rossc provie11e senta d11hbio in parlo cl.il fallo, clic le espressioni: mio o tuo, q11eslcgelide parole, ,come le cltin111aSan Giov.a1111i Crisos-lo1110,non sono ;1ncora nolo ai selvaggi. Le cure e i riguardi che essi prodigano ,agi.i orfani, alle ,1cdovc ed ;w:li infermi, l'ospilalilù che essi escr,citano così .arnmircvÒlmentc, non sono se non un effetto della co11vi11zione 11cllaq11.aleessi vivono. che lullo debba nppa1'lc11crc in -co11,unea l11lligli uomini n. La proprietà privala creando la differenza lra il 111in <' il lno, non fece entrare sollanLo l'idea della giusli,.i.a nel crrvello dcll~uomo, ma anche nel. suo -cuore sentimenti clir vi posero radici così profonde che noi li riteniamo con,e innati e che con la loro semplice nomina io provocherei la vostra indignazione. E' provalo al di soprn di ogni cl11bbioche l'uomo non ,conosce gelosia e amor paterno, finchè egli vive in una società comunistica, dove uon1ini e donne vivono in poligamia: la donna prende tanti mariti quanti ne vuole, e l'uomo tante mogli quante ne può pigliare. Nonostante ciò, ci narrano i viaggiatori ~he quclk lrn,,·c persone vivono più ,contrnte e concordi dei membri drlla noiosa ccl egoisti-ca famiglia rnonognmicn. Ma :ipprn;:i nasce e si stabilisce la pro1jrielà privata, l'uomo compra sua moglie e si assicura il maggior possibile godimento esclusivo del suo animale sessuale. La gelosia in fondo non è allro se non un trasformato sentiE,IUIIV\VVCA '-'11 IV LJICAI IVV

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