J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

- 26 - << Dal ,punto di vista giuridico - dirr ~Iainr _:_ non -e·<'· nè dritlo, nè dovere in 1111 vill~tggio indi_ano;. lf r~a ~e!·- sona rhe soffrn 11n danno non s1. duole d, un 111g1usl1z1n indivitlunle ma del ca11s::ilol111·barnenlodell'ordi11r di lulla la piccola co1rn1nilù. Pii, a11co1·ail dritto c·onsuc·tudi_nal'i o 11011hn forza rocreil,iva. Nell'i11i111111ugin.ibil1: caso di u_11.i disuhbidi<'nY.n ~Ila derisio1H' del consiglio del villaggio, 'la sola pt-11:1o la sofrt pena cerla se111hra,consistere 11ella gc11el'ale clisapp1'0Vi1Y,i~ne » (~). . . . . .. Locke, clH', come I filosofi del d1ciasell.esrn10e J1cwll('si1110scwlo, adoprra\':1 il melodo drdullivo cl<'lla_geo - melrii1, giunse alla conclusioue che la proprielù p,wala abbia gè-ncrnla ridca tlrlln giustizia. Nrl suo Sarmio-sull'intelligen:a umana rgli cli('e espressnlllenle: « Che dove no1t ,c'è proprielà non vi sia neanche ingiuslizin, è una conclusione lanlo ccrlt1 qunnlo cp1alsinsi prov.a di Eu,cliclc: poicl,i· l'idea drlln prdpl'ielù include in sè il clr·illo su di u11acosn, r l'idea alla q11alr corrisponde ln parola ingiustizin è In lesione o In viol:1Y.Ìonedi questo dritlo ». Bi !\Li se l'idra de]la giustizia, come am,nelleva T,ockc, può npparir(' solo in ,co11sep:nenzar cornr fìgli.'l della propricUt privai.a, .al conlrario l'iclrn drl furlo, o piulloslo <l<' l- 1' inn>lontario stimolo d'impossessarsi cli ciò cli c11i si c;enle il bisogno o che si desidera, si sviluppa molto nrima rlclla nascila della propric-tù privnta. I selvaggi e i barba,·i comunisti si comportano cti froule ai beni materi.ali come i noslri dolli e· scrittori cli fronte ai brni inlellell11nli; essi prendono, per parlare con Molière, il buono ilCJV1-mq11e lo lrovano. Quest' nbiLudine n::ilurale diviene f11rloe drlillo appena 1:-i proprielA pl'ivnln subenlra al posto della proprietù sociale. · n possesso -co1nuneh~1gr11eralo, nrlln mente elci selrnggi e dei barbari, senlimenli ed icler che devono sorpren- ·lere •!101Lo i·. borghesi cristiani, questi lrisli prodoUi della proprietà privala. Tlrckewrldcr, un missionario moravo, clic nel dicioltrsimo srcolo visse quindici anni tra i sr1vaggi clell'.i\rncrica del Nord. quando rss;1 non rra stata ancor.a COl'l'Otl a :l.nl eristianrsirno e dalla civilinazione borghese, scrive: « Gl'indiani credono clw il grande spirilo nbhin erralo il mondo con lullo quello che esso contiene prl bene cli Lulli gli uomini. Allorchè rgli popolò la terr.a e riempì l<' foreste cli selvaggina non lo fece per vantaggio di pochi (1) J,. S, MAINE. Comunità di villaggio all'E~t e all'Ovest.

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