J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

,, I • baro no 'negri alle ,cosle <lell' Africa•, per venderli p_oicpru~ schiavi nelle ,colonie. Qucsli negri erano h~rbè~l'l che s1 lrovavano di cculinaia e di migliaia cl' an1u <l1clro a1la collma <lei popoli civilizzu_li, e ~iò_nonosLanl~ in po~o tempo essi ne impç1rarono I mcslien e le svariate specie di occupazioni. . . . I o-esuili hanno fallo nel P.ar.agu.a1 11 nolevolc espcrimcnl3 sociale, a mc nolo, un cspcrirncnlo -che per noi socialisli è della più alta i!nporlanza, J?Oi-c~1eè.sso _prova chiaramcnle con quale rap1d1lù slraèlrdmana s1 sv1l';!ppa un popolo, appena lo si lr.asfcrisce in un nuovo ambicnl~ social~. I gcsuili, qucsL;incomparabili cducalori e saf:\·a_c, sfrutlalori del lavoro, hanno trasformato da selvaggi lll civilizzali un popolo di 'più di 150 mila teste. . I guarani, colonizzati dai gesuili nei Pueblos. de_lP.araguai r.ainingav.ano ignudi per le forcsle, si serv1w111u come '.1rrni so'to dell'arco e del bastone <li legno e non ,conoscevano se non un'ag1:icoll.ura del follo· primiliva, ,essi collivavano solo gr.anonc. La loro mente era così poco sviluppHla, che essi non sapevano conlare se non sino a 20 e per polcrlo fare essi {lovevano servirsi per giunta detle · dita delle loro mani e dei loro piedi. Un dilo significarn uno, due dita due, una ma_nocinque, un.a mano insieme con un dito della seconda mano sci, due mani ✓dieci, due mani e un dito del piede undici, due mani ed un piede quindici, mani e piedi insieme venti. I selvaggi del più bas- ' so grado si servono sempre per contare delle dita -delJe loro mani e Gleiloro piedi. Il numero, la più aslralla idea che vi sia nel cct·vcllo dell'uomo civilizzato, era quindi in _principio nel cervello del selvaggio il riflesso cli un oggcllo mnlcrialc. Quando contiamo .a voce alta o col pensiel'O uno, cl11e,cinque, dieci, noi non vediamo inriami a noi nessun oggello. Il selvaggio invece vede nella mente 11:1 clilo, due dita, Uf!amano, due.mani. R più che probnb_1l~_-rhc.11f'lla ~cnera elù anche ai f::tnciulli dei popoli c1v1hzzal1h_nlen1110nella loro mente oggcLLi malcriali q~rnndo essi ronl.ino. Q~1anto sia esalta una lale ipolcsi, risulta dal fallo d1e· le cifre romane di ,cui si servirono i · pop~li civiliz?. ati molto prima clcll'ùi'tl'Oduzionc delle cifre .nrab1chc, e~·ano l'if'lcssi 0clle dita o della mano'. I rappresenta un dtlo, II LLucdila, V una \nano con le tre dita n~cclie_pi:g:.!tc _in dentro e il cui pollice e mignolo sono d1_sles1, X s1_gmficadue V o due mani conlrapposte. 1 .. [ ges111l1h_annot.1:ns~ormalo_ i .s:-h:~•ggidel Paraguai in .-1bil1 lav_çirntor1_çap.ac1~c.li..Q9e/U'lf'C l più difficoltosi lavo1·i. B .. ~ "'I r~ .._. -

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