J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

.:: , f - 21 - del mondo. Per lui l'essenza divina consisteva in un cQstante divenire. A suo avviso csislev.a am.ilullo e sin dal menle in tal modo l'Idea usci lla sè e gcne_rò iJ mondo a conlr.addizione con se slessa e unendosi con la sua antitesi essa creò la prima sintesi, che a sua volLa diveqnc tesi •e .antitesi e poi sinle&i.. Quesla seconda, sintesi diveirne poi a sua. volla il punto di partenza di un'ulteriore serie' •trinitaria e -cosi di seguito. Sviltippandosi autornalitrtrncn~e in ta). mocfo, l'Idea uscì da sè e generò il mot1<lo .a sua 1mmagrne. J.aurès non va tanto lontano. Egli si serve della filosofia dì Platone, il quale studiando le sue proprie idee le ç-ollocò in un determinato ordinamento graduale e giunse sino {1lla suprema ed assoluta idea del bene. Jaurès analiz,.a e -classifica le idee di giustizia e di fralcllnnza che risiedono nel nostro cervello, cioè nel cervello cli ubmini civilizzati, ma egli non giunge con ciò all'idea assoluta della giustizi.a e della. fralellnnza, rn.a alla sun più· piccol.1 c_sprcssione -che egli colloca nella mente del selv.aggio, nella quale egli suppone che quesln idea sonnecchi inconsciame11le. Quando quesla idea giunge alla coscienzu di se stessa, essa enlra in -eonflillo col mondo esteriore -col quf\le essa -lotta finchè ess:h elimin,1 la conlradclizionc. Lf\-.storin quindi non sarebbe che nn'ininLe-rrolta serie di hall.aglie, the lerminerebber;.o sempre col trionfo dell'idea dellil giustizia. ~ La mia prima o_bbiezione alla n'ianiera cli veder€l rli .Jaurès è la seguente: I.a sua teoria non pt1ò dare nessuna spiega,.ione per l'es.istenza e per l'evolufione cli tutto l'~rniverso, poichè non è• stata un'idea cli giustizi.a e di fratellanza che ha determinala e prodolla l'evoluzione de· gli organismi del regno vegeln1e ccl .animale, e oggi tina filosofia clevé potere spiegare lutto l'uniYerso. Io- chiedo poi a Jaurès: Perd1è non rimontatè voi al di là del ~ervello del selvaggio? Per-chè non scendete un grado più basso per cer,care l'Idea nel cervello cleg-li animali? Al cane clèl paslorc come al cane dei guardiani è proprio uno spiccato sentimento del dovere: esso sa con molta precisione ln mancanza che cornmG,_Llerebbe.J am<'•s mi obbietterà forse che quest'idea ciel dovere è anlicaninn, che essa sorse soltanto coll'influenza dell'uomo sul ,cervello del cane, ma glÌ. :mimali selvaggi che come, per esempio, i bufali· e i corvi vivono insieme in manclre e ~chiere, manifeslano flel pnri il sentimento del dovere. I bufali masch · difendono le f emrnine e i figli delln mandrn

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