J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

E 15 - A mio credere la i·agio11edi ciò i:· abbnsta11,,.asemphc·e, appena si fa valere l'azione dell'uo1110 colli<' uo1110; l'tu.ionc delle originarie forze slimolalrici, di cui i(~ giù p~1rlai. .\ppu11lo perchè i rapporti di produzione \'algo1111per 11omi11i,ou·11imodo di produzio11c include a11C'hein sè 1111·css<'lli'.i~lcantitesi, fi11cltè 11011sara11110st<1lcr<•,tlii'.zalc la piena hhrrlù <' In con1pleln solidari('(Ù d('gli uo111ini. Spinozn ha dirnoslralo in 1110doa111111irc\·ol(' l'inli111a cunl.raddii'.io11cdi qualsiasi do111inio Lirnn11ico, di og11i sfn1U~111cnlopolitico o sociale d<'ll'uo1110fallo dall'uomo, (' non giù dal punto cli visla del clirillo aslr,1llo, 111a 11wslra11~loclic ~vca da farsi con un'cffellirn <.:onlraddizione. La tirannia apporla Lanli inali agli oppressi, che q11<'- sli 1wn lcmono pÌÌI le conseguenze cli un'rn'nluale solle- \'azionc e si. ribellano contro la sua opprcs~ione. On-cm l'oppressore vuol prevrnire una solleva7.ionc e pc1·ciù lascia un ccr'Locampo allr propensioni dei suoi suddili, .ag<'rnla sino ad un certo grado la soddisfazione clri loro bisou-11ie li educa così alla libel'lù. Nell'uno ò ncll'allrn mod~>quindi la 1i1·annindeve svanire per cffcllo del lih<To giuoco delle forze, perchè sono in quislione le future fol'::.c umane. Lo slesso vale flnclìè non sia terminalo lo sfn1llamcnlo dcll'11omo fallo dall'uomo. Mollo csallamenle dice Ilcgrl: « L'essenziale èontra<lclizionc cli ogni tirannia politi,ca o rconomica consislc nel fallo, che essn è ,coslrella a Lr·.allarc come islrumonli privi cli volonlà uomini clic, cli qualunque nalura ess.i siano, non si persu;1dcranno mai a dcgradnrsi a mac.chine prive di volontà». nev'cssrrc anche rilevalo che la conlradélizione conslalala da llogel è una conlradclizione logic,1 e reale. I~: una contraddizione logica, pcrcl1è c'è un'anlilcsi tra il conccllo uomo, cioè di un essere dot.alo della cnpacilù di sentire, di pensare e di volere, e il concetto macchina. g una contraddizione reale, per,chè si vuol servirsi dell'uomo, di un islrumenlo vivente, come di un islrulllcnlo morl6, si violenta la medesima forza cli cui si vuol srrvirsi e si giunge così ad un meccanismo soci.aie che è disarmonico cd inconsistente. roichè questa cont,·nddiziono urta contemporaneamente contro il concelto uomo e contro la legge della meccanica, in co11l'ormilà della quale la forza uomo può essere utilizz,ala, l'evoluzione storica è contemporaneamente una protesta idealistica della coscienza contro gli ordinamenti sociali, che degradano

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==