Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

• 88 vimento politico, a governarlo, a toglierlo al èaso 1 all'urto degli eventi; e allora l'unità si atLuerebbc per mezzo di suddivisioni territoriali, sarebbero sta cc~ te ,n1olte provincie dai centri attuali, le capitali si moltiplicherebbero, e nel tempo stesso crescerebbe , l'influenza del nuovo centro federale, come accade nella Svizzera, per -cui la- moltiplicazione dei centri ·secondari e l' ingrandir'e di nuova ·capitale colnbi-- ~ nandos1 e. corrispondendosi razionalmente, finirebbero per compit--e l'opera dell'unità. Le due vie della· sernplificazione e dell' affrazionarsi si escludono:. ò possibile di scegliere? è possibile di fermare una scelta con una legge? è possibile di governare un , movim,ento in balia di rnille eventi? E questo sarebbe l'oggetto de' nostri studi? VI. Con altro terit"ati,~o si sfot·zarono al cnn i d'innestare l'unità nella teoria stessa della federazione. « L'a vostra federazione », fu detto, « non è federa- , » zione; la forza delle cose .vi trascina a far·e una' » concessione all'unità. Ogni sistema federale si fon- ~ da sul rispetto delta sovr·anità degli Stati che lo » eon1pobgono ;. se foste fedele al principio giuridico :. della federazione, per voi lutti gti Stati d'Italia sa~ . l » r·ebbero egualmente s.ovrani, manderebbero tutti ~ all'assemblea nazionale un egual nutnero di rap ~.. »presentanti. Sari Mat·ino pesefebb,e sull'Italia q'uan-- » t o il regn,o delle Due Sicilie: i piccoli Stati polreb·- » bero resiste.re ai grandi Stati; cinque milioni di ab i- » tanti basterebbero a disporre dell'Italia .intera. Voi » sfuggite al vizio 'della 'federazione facendo rappre-

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