Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

85 lizzandola, ·io l'applicai prin1o alle ribellioni fcder·ali che scioglievano del t402 e del 1447 il. ducato di Milano, poi a tutti i tentativi per distruggere gli attuali ,?entri, poi agli noniini del 1848, che disorganizzavano l'Italia colle fusioni. Altri prese la parola·, e disse: voi siete federale, dunque federalista, dunque girondino, dunque voi pt·edicate la disorganizzazio- , . n e d e H' I t a \i èl • Stran 1 ss irno i n g ann o ! l giro nd i n i i nsorgevano contJ~o una capitale costituita, i federali d'I talia non possono nr.ppure insorgere contro una capitale che non esiste: i girondini rivoltavano lf~ provincie contro Parigi, i federali italiani difendono le capitali della Penisola contro la disrorganizzazione delle fusioni; i girondini tendevano a dividere ht Francia, i federali ita liani tendono ad unire col nle~­ ·zo di un'assemblea otto St.ali separ~ati da secoli~ · i gi-rondini distruggevano una centralizzazione che riassume il lavoro di tredici secoli almeno, i f(~derali / italiani, lungi dal distruggere la centralizzazione , la cominc'iano: le stesse ragioni che prole.ggono· l' unitù francese proteggono l'uniti! italiana, sian1o federali in Jtalia pcrehè unitari , in F1·ancia, difendiamo le otlo l capitali d' ltalia perciò stesso che difendiamo la. ca- , pitale della Francia. Ledru-llollin fu tratto in err·ore dagli equivoci della lingua: gli uomini poi che suggerivano l'errore non erano ingannati, e proceden-. do coll'eloquenza dell'equivoco, 'ci acc.usavano di favorire le ambizioni terrazzane, i municipalismi; qnasi rhe Stati di quattro, di otto milioni d'abitanti, e il re- , ~no di Napoli possano chiarnarsi tnunic.ipj. Ed equi-

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