Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

. 55 non l' haf vista' non vi fu rua i attit'ato da alcun interesse, non sa che sia l'adorala capitale. Appena llonla basta a sostenere le parli di centro dello S.tato 1 romano; Roma non ha la .metà della popolazione di Napoli;. Roma· è infet"iore a ~filano, a Torino, a Pa-, ]crnlO. ~fai non produsse n è un poeta, n è uno scrittQre politico, n è uno sto~'ico; non è centr·o d' irraèliazionè, non ha n è cotnmercio, n è industria, n è lumi,' .eccetto i ponlificj: cotne mai decretargli la suprerrlazia su Napoli, 1\slilano, Venezia, Tot'ino, tnentre non basta sempt'e a raffl.. enare Bologna, e nel n1cdio evo invQcava eserciti tedeschi per domat·e '"fivoli e Toscolo? In qual rnodo il prestigio del nome, che è prestigio ste~·ile e odiato da tredici secoli, prestigio pontificate o imperiale, potrà mutar·e le vie, gli ar'ri vi, ·Je .partenze, le offerte, le inchieste del con1n1ercio , i prezzi delle rnercanzie, e far sì che Lotnbardi, V cne ti, Pien1ontesi, Napoletani, Siciliani, Sardi accor·- rano a comperare, a vendere, a prendet,e costurni e 1node all' imaginaria capitale? Roma non è trasforrnata in capitale se· non decreta la distruzione di un quarto delle case di ogni altra capitale, se non ab- . batte la metà delle case di Napoli, se non ingiunge agli abitanti di sette capitali di tra~ferirsi a Roma, se i popoli non vi sono rnateriahnenle deportati. La de - vastazione econon1ica sarebbe ancora peggiore della devastazione n1ateriale, della deportazione delle nloltitudini; toccherebhe tutti i valori', e ripeterebbe in sette capitali il flagello di Attila, che distruggeva Aqnilea; d'un traltÒ converrebbe attuare a profit~o '

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