Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

!51 . 1\farsiglia, di Strasburgo, di Lione, di tutti i centri secondari, tranne pochissime eccezioni, rimasero in - • t tal te. La stessa influenza del co1nune di Parigi e della Convenzione non fu se non l'antica influenza della buona città di Parigi sui cotnuni di Francia , congiunta coll'influenza della regia residenza. Per riassun1erci, sotto l'aspetto della teoria la storia dell' unità ft~ancese, benchè nata colla .Francia, è sì vat sta, sì complicata:- che è privilegio de' pochfssimi dotti che' le hanno consacrati i loro studi: sotto l'aspetto della praLioa è assion1a nell'amministrazione francese di non spostare i centri, non solo de' dipartitnenti, ma dei circoli ed anche dei cantoni. La men~ma alterazione provoca annue recrin1inazioni, che si prolungano indefinitamente opponendo penosissime resistenze al governo. Si prenda al rovescio l'esempio della Francia, .e si vedrà come le 'nazioni nascono federali. Quando una nazione ·è costituita in più Stati, quando ogni . · Stato ha la sua capitale, quando ogni capitale sostiene la parte di Parigi nei confini del proprio Stato, quando gli Stati e i centri sono eguali di diritto e di fatto, e non havvi centro che Ii don1ini, non città superiore. che possa governarli, non alcuna capitale che s'imponga loro colla certezza che le sue vicissitudini e le sue rivoluzioni esprimono necessariamente le vicissitudini e le rivoluzioni accettate dalla maggioranza della nazione, allora ogni StatQ rimane col suo centro, e tutti gli Stati si riuniscono col vincolo della federazione. Volete fondare l'unità in una federazione

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