Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

:: 95 sui 28 anni e gerente della ditta << Figli di Umberto Vita » di 1\tiilauo. P tr il suo senrizio speciale avrebbe potuto scansare molti pericoli, molt i rischi, n1.a egli invece li cercava e li affrontava. I n un grave e sanguinoso episodio di guerra nel Trentino, il ergente Vita, avendo visto bocconi al suolo alcuni nostri soldati feriti, senza da rsi pensiero dell'imn1inente pericolo, anzi della certezza di es ere una vittima, dando ascolto agl'impulsi del suo cuore, aperto alle azioni generose ed encomiabili, si spinse sotto il fuoco con l'intento di recare aiuto ai gementi e portarli in salvo. 1\IIa in quella che egli portava il suo soccorso ai compagni ·fu fatto segno a una scarica dei nemici e il generoso, quanto eroico sergente, cadde fuhninato tra coloro che egli avrebbe voluto spontaneamente salvare. Confortati della tua lodevole azione, della bellezza del tuo .. acrificio, o spirito gentile d'Italia! Que ·ta aprà con1pensarti con la tuemoria perenne del nobile atto, che t u hai con1.piuto, additandoti come esempio alle generazioni dell'avvenire. SALVATORE VITALE Il tenente di fanteria Salvatore Vitale era nato a Cherasco l' rr giugno r8g3. Dotato d'intelligenza non comune, nel rg1r, quando f u impresa la guerra libica, aveva compiuti gli studi liceali. Animo ardente di amor patrio, allo scopJJio di quel1a guerra, sentì il suo spirito preso dall'entusiasmo della carriera delle armi ed entrò nella scuola n1ilitare di }.l!odena, d'onde, nel dicen1bre 1913, nsd sottotenente nei granatieri di Lombardia. Amava il proprio reggin1ento per le splendide tradizioni di esso nelle campagne dell'Indipendenza, e con questo reggimento, scoppiata la guerra presente per una nuova e più bell a redenzione, fu mandato sul fronte di Gorizia , nel tempo in cui sen1brava pro. ima l'occupazione italiana, tanto desiderata, di questa città, mentre fu pet un anno ancora sogno, aspirazione, meta dei nostri valorosi soldati, che per essa profusero tesori di sangue, di abnegazione, di entusia mo e di t enacia. Dopo vari combattimenti nei quali si fece notare per il suo coraggio e per il suo ardimento, fu mandato per qualche n1.ese lontano dal campo di azione per malattia ivi contratta. Promosso t enente nell'agosto del 1915, desiderò tornare fra quei valorosi soldati che con t anto entusiasmo e fervore di Patria aveva condotti al fuoco,

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