Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

.. .. .. .. volontà, per ferree che siano, non possono reggere da sole, e sviene. Quando riprende i sensi si trova in un ospedale da campo, dove non valgono cure e assistenze mediche, reclina il capo e chiude per sempre gli occhi al sonno eterno nel marzo del 1916. Oh ! storico, crea una pagj.na più bella, più duratura perchè possa risplendere di maggior luce questo giovane eroe. MARCO SESTIE f<I Le splendide qualità di n1ente e di cnore, la intelligenza viva e: pronta e l' anitno aperto ai più bei sentimenti, o;.tde s'inalzava al di sopra della mas. a comune degli uomini, avevano procurato a 1\'Tarco Sestieri non solo la stima e il rispetto che derivano, senza far potnpa di sè e senza ostentazioni, dalla superiorità morale, ma una grande quantità di amici. Fra nato a Roma, contava 29 anni, che egli aveva passato nella più intensa attività e laboriosità della vita, impiegando le energie della mente e tutte le altre splendide facoltà, di cni si adornava il suo spirito. al bene proprio e sociale, poichè la sua n1aggiore virtù era l'altruismo. l\1a quando la Patria lo appellò fra i difensori, fra coloro che dovevano comporre i destini d'Italia al vero, al giusto, al bello, l\Iarco Sestieri fuse tittte queste virtù in una sola, cioè fJUella .di votarsi in una purità e santità di sacrificio, in nna passione di anitna alla causa della grandezza patria. Pensò il sacrificio e lo consumò; meditò la dedizione e non ebbe la 1nenon1a esitanza a compierla. Di fatto, in due n1esi, da che si troYaYa sotto le armi, non trepidò mai, e fu sempre sotto il fuoco e cercò il pericolo come il posto a lui più conveniente. Due mesi di eroismo impareggiabile su l'Isonzo; due mesi di slancio senza posa contro il nemico ; due mesi di combattin1enti e di assalti feroci e sanguinosi senza sosta ; furono in son1n1a due mesi di vita intensa di guerra. Chi l'ha Yi suta più di lui ? Ave,·a dato quan to gli era s tato possibile: ora dà la Yita ; e il 2 novembre 1916 cadeva gloriosamente colpito alla t est a dallo scoppio di una granata, là, su l'Isonzo, alle cui acque commette,·a di recare al mar di Triest e la futura e prossima liberazione , che della città egli sentiva nel fondo dell'anima .sua. Era sottotenente e con1andava nn reparto di mitraglieri.

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