Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

:: 70 le nostre armi infransero poscia La potenza teutonica, il capitano 1\{aJ - vano fece prodigi di valore. In conseguenza di che, e per nna. quantità di benemerenze che seppe acquistarsi nello spiegamento del suo eroisn1.o, nella gagliardia ardimentosa del sno spirito, onde, nel disinteresse di se stesso, e nel massimo interesse ai fini della nostra guerra, alla quale egli dava tutto; e pel modo energico con cui si esponeva e conduceva al fuoco i suoi uon1ini, che lo an1miravano (il soldato ama il capitano valoroso), fu promosso maggiore. Continuò quindi con maggiore slancio e· con più grande entusiasmo i ludi sanguinosi ai quali prendeva parte con fervida attività nella trincea per rinnovare sempre le energie dei combattenti del suo riparto, per la qual cosa tneritò, per azioni di guerra una seconda pron1ozione, quella a tenente colonnello. Come t ale, fu posto al comando di un reggitnento, che guidò con arte e sapienza militare, con accorgimento tattico e strategico in cui dinlostrò una non con1une capacità. l\'Ia in una importante operazione, anzi in una violenta azione nel Trentine, benchè con molta circospezione guidasse il reggimento, fu gravemente ferito dallo scoppio di uno shrapnel. Trasportato subito in un ospedaletto da ca tupo, questo generoso (e gli eroi sono tutti generosi) non penuise che fosse medicato finchè non fossero medicati, prima di lui , tutti i soldati feriti Qnando fu possibile, dall 'ospedale da campo fu trasportato a quello di Verona, ma per quante cure e assistenza gli siano state prodigate, non valsero a strapparlo alla morte. Lasciò dopo di sè un grande retaggio di compianto. O eroe, puro italico sangue, tnentre il tuo spirito gioisce per la grande v ittoria ottenuta dalla P atria, questa ti prepara la immortalità nelle pagine eterne della sua storia ! ARNALDO MILLA Arnaldo Milla da Verona, t enente di fanteria, entrava appena nel 21° anno di et à quando cadde gloriosamente sulla linea eli battaglia, nel Trentine. All 'inizio della guerra, chiamato sotto le armi, domandò ed ottenne di essere mandato in prima linea, là dove si svolgevano i combattimenti , poichè, egli diceva, primo dovere del soldato è di pensare all'idea del sacrificio. Non può essere valoroso chi entrando nel combattimento non abbia pensato che ~olo per favore sreciale della

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