Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

68 RAG. GIUSEPPE ERNESTO LEVIS Una nobile figura di valoroso è quella del sottotenente rag. Giuseppe Ernesto Levis di Vittorio da Venezia. Da pochi mesi, senza attendere che la sua clru,se fosse chiamata alle armi, aveva fatto do1nanda di ammissione al corso accelerato per allievi ufficiali, ed era riuscito a conseguire il grado di sottotenente di fanteria. In eguito era stato alla fronte, ove aveva saputo meritarsi la stima dei superiori, che apprezzavano grandemente la sua intelligenza e il suo coraggio ed era poi stato nominato aiutante maggiore in seconda. Alla considerazione in cui come soldato era tenuto da tutti, si aggiungevano le stupende qualità del suo animo, da cui derivava un uomo eccellente. Ed era uomo nel vero termine della parola, poichè nei suoi z6 anni d'età, celava un carattere adamantino. Con lo studio e con la _sua attività si era creato una posizione agiata; ma posizione, avvenire, speranze, sangue e vita, egli pose in sacrificio su l'altare della Patria; poichè, sprezzando i pericoli, avanzando con ardimento ed esponendosi senza preoccupazione e riguardi là dove ferveva più sanguinoso il cimento, rimase vittima dello scoppio di una granata nemica sul fronte Goriziano verso la metà di settembre del rgr6. ROBERTO LIEBM.AN Sul Carso, su le rocce brulle del Carso i figli d'Italia hanno impresso la più profonda orma del loro eroismo. Fra questi eroi l'Italia novera il nome del sottotenente di fanteria Roberto Liebman. E purtroppo le rupi brulle e aride di tutta la regione carsica furono fecondate del miglior sangue italico. Fin dal giorno sacro alla rievocazione della piit grande data storica, al suono della diana pugnace, questo giovane valoroso si trovò su la linea del fuoco a compiere prodigi di valore. I superiori lo guardavano ammirati, mentre il reparto di truppe da lui comandate e guidate al cimento rimaneva cot?e estatico non sapendo comprendere in qual

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