Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

• egli avrebbe affrontato ogni pericolo, senza fare alcun risparmio di se stesso, offrendo tutto quanto era in sè, cioè fatiche, sangue, giovinezza, vita, purchè trionfasse la causa della grande Patria, la quale chiamava in -ua difesa l'eroismo dei suoi figliuoli. E lVIario Verona si sacrificò su l'ara della gran Madre contribuendo con la sua vita a tener viva, per lei . la fiamma della gloria. Combattendo da valoroso, verso la fine di giugno rqr5, <'adeva sul campo dell'onore colpito da una palla au. triaca. T:t~~1ILIO VITTA ZELMAN Il ·ottotenente Emilio \ Titta Zelman del 19° reggimento fanteria Brescia era nato a Biella il 26 agosto 1892. Era dottore in giurisprudenza, e per le sue qualità morali e intellettuali, veramente pregevoli, as umeva nelle sue mani molte cariche di fiducia, fra l'altre quella di segretario dell'Associazione Nazionalista Romana. Fin dall'inizio della guerra, egli entrò nell'esercito e anelò sempre al combattimento, con disprezzo di ciò che pareva ed era pericolo, poichè egli pensava, e così si era espresso, che tanto ha il soldato di valore, qnanto tneno guarda ed osserva gli ostacoli e li teme. - Per il soldato- diceva, ed è così - non v'ha altro fine che quello di schiacciare il nemico; non altra speranza, che quella di lasciare la vita sul campo di battaglia-. S'intende che nn uomo che entri in guerra con questi principi non agogna che il combattimento, il quale gli sembrerà tanto più bello e più glorioso quanto è più aspro e micidiale. Ed egli fu perciò un eroe: nel cimento si entusiasmava, si esaltava, quasi fosse una prova semplicemente di onore, senza rischio e con plauso. I superiori quindi lo amavano };Jer il suo ferreo coraggio, mentre i dipendenti si sentivano come tra messa nel loro spirito l'esaltazione di lui, e lo seguivano con la medesima sicurezza. .1\Ia tanta audacia e tanta indifferenza nel pericolo, gli dovevano essere fatali, specialmente negli aspri e spaventosi combattitnenti consecutivi svoltisi sul S. 1\Iichele : combattimenti dei più sanguinosi che ricordi la storia. E in queste lotte micidiali Emilio Zelman cadde colpito mortalmente da una palla austriaca nella conquista di nna quota sul S. ~:lichele il 29 novembre 1915.

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