Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

H) fort~ di una in :idiabile cultura letteraria, oltre la propria lingua, che egli parhonef!~Ìa\~a. e rende\·a duttile a tutte le espre sioni del suo pensiero, conosceYa profondan1ente rriolte ljngue straniere. e a queste bel]~ qua lità dell'intellett o, n quest a educazione superiore aggiungian:1o lo spirito n1ilitare e la coscienza che egli aveva del dovere e dell 'atnore verso la Patria , ci è facile con1pren(lere con1e tante virtù fu e in ietue. forn1avano di teone Diena una per:ona distintissinul e co1ne cittadino e come soldat o. Fu in Libia e in Cirenaica, dove din1ostrò eccellenti qualità e per co... nizioni tattiche e per strategia sì che a colpo cl' occhio ne e plorava il te:-:-eno e il n1odo di sfruttare la posizione, per cui nei singoli combattinlénti riportò sempre 1a vittoria anche colà clo, ·e questa fosse insperata. , ' intende che i superiori avevano in lni un braccio vigoroso d' adoperare e un occhio vigile scrutatore, di cui . ervirsi, ì che lo aulaYano eli vero an1orE.- e in n1olte circostanze gli affidarono n1i sioni clifficilLsin1e e delicatissi1ue, che assolse con la tneclesi1na puntualità con la qu3.le <lssoh'eva la sua n1issione eli soldato. I n dne anni t ra corsi t r a la 1 .ibia e la Ciren aica aveva clato t ante prove di Yalore, che pareYa rampollasse dal fondo deJla sua coscienza u n fato guidatore e p:rotétt ore di que. t ' non1o, che passaYa inYulnerato d' innanzi al pericolo, anzi sorride\·a di con1piacenza q uasi nella vita non aves e altro scopo che quello eli fldare i pericoli e son nont are ostacoli. Non di n1eno non volle lascia re le sue ossa in quelle nrene deser te cotne presago che la sua gran n1actre- l 'Italia--- lo chia Jna'3se ad altri e ben più ardui cirr1enti. Per la qual cosa, allo scoppio della nostra guerra con l 'Austria, Leone Diena :fin dai primi n1oment i fn in prin1a linea. Con1battè sen1pre da valoroso, fisso lo sguardo alla vittoria e stret ta nel pugno la bandiera - il simbolo sacro della nostra Patria - e dopo tanti e pericolosi cimenti, dai quali era uscito sen1pre vittorioso e quasi se1npre incolume, cadeva, come cadono gli eroi, alla testa del suo riparto, in u n atta('CO che egl i tes. o aveva ideato su l'Isonzo, clo\'e ntaggiormente si accentravano le forze austriache, nell' agosto del rg r5. I n quei giorni attendeva la promozione a maggiore. Aveva d 'inn2.nzi a è, sia perchè giovanis~in1o, sia per la \"asta cultura intellettuale, uno splendido aYvenire, che I-{eone TJiena sacrificò i nvece all'avvenire della Patria. \ .....

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