Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

.. . .. Mort~ in un povero ospedaletto da campo, gettata la famiglia in incon·· 5olabile dolore, U go Castelfranco rimane sempre vivo nella mente e 11el cuore di quanti mirano con lo spirito ai grandi destini della Patria. AUGUSTO COLOMBO, RACIONIER r! Col Ragioniere Augusto Colombo, sottotenente in un· reggimento di fanteria, si apre la serie dei caduti per la indipendenza e per la gloria d' I talia. Egli è il primo caduto al fronte col nome della Patria nel cuore e col vessillo della gloria in mano. Aveva giurato di sacrificarsi fino all'ultimo palpito del cuore, fino all 'ultimo pensiero dell'anima sua, fino all'ultin1a st illa di sangue al bene della Patria, conscio che tutto ciò che si sacrifica per essa è un apostolato sacro alla sua civiltà e al uo progresso, sacro alla Italia che sorge all'altezza delle grandi ist ituzioni politiche, sacro alla rigenerazione e al risorgimento del suo popolo. E quale sacrificio può essere maggiore e più santo? Chi non si sente commuovere l'anima alla narrazione delle gest a compiute sui campi di battaglia per la gloria del proprio Paese ? Augusto Colombo, primo a entrare, e con baldo entusiasmo, nel -cimento; combattente in prima linea, in un fatto d'arme per liberare i suoi uomini da una difficile posizione e prendere d'assalto un'altra ben minata e tenuta dagli austriaci, veniva colpito in fronte da una palla netnica e lasciava in quel combattimento la sua o-iovane vita, cui arridevano le più belle speranze dell'avvenir e. Cadeva nel combattimento nei primi giorni di giugno del rgrs. Giovane, valente professionista, dotato di eccellenti qualità di mente e di cuore, tratto dalle più belle lusinghe della vita, Augusto Colombo non serbò nulla per sè, ma volle dare, e diede tutto, alla Patria, la quale stava a sommo di tutti i suoi ideali. GUALTIERO DEL VECCHIO La sua trincea era 1l su le Alpi, tra le nevi, tra i ghiacci ; a piedi di quelle Alpi scorreva l'Isonzo, che per così lunghi anni irrigò terre italiane calpestate dal piede infame dello straniero; più in là Gorizia

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