CESARE AMAR Cesare Amar era nato ad Alessandria il 18 marzo 18g6. Giovane, pieno di ardimento_ fremente di coraggio e di amor patrio, egli lasciò in non cale tutte le speranze, tutte le promesse, tutti i sorrisi da cui a venti anni è circondata la vita dell'uomo, poichè d'innanzi a lui balenava fulgido il sorriso della Patria, la quale sembrava lo chiamasse e lo guardasse con compiacenza da quella altezza cui dovevano portarla i suoi fati novelli. Ed egli accorse per portare alla Patria il suo contributo di forza e di energia, di sangue e di vita. E si sacrificò. Sopportò con meravigliosa abnegazione le fatiche, gli stenti e le sofferenze della trincea per un periodo di tre anni. Primo nei combattimenti, incurante di qualunque altra cosa che non fosse la vittoria, azzardoso per baldanza e per impeto giovanile, nel cimento non vedeva che la grandezza d ' Italia, l'onore d'Italia, che gli rifulgeva allo sguardo tra il rombar dei cannoni e il crepitare della fucileria. E quella musica selvaggia e tragica lo attirava, ]o allettava, lo affascinava con incredibile suggestività, onde si distinse in valore, fin dalla sua entrata nell'esercito, nel Trentine, sul Carso, su l'Isonzo, poi a Zagora, a Plava, al Sabotino, al Monte Santo, al Monte Nero, al San Marco; e ancora a Vertoiba, alla Bainsizza, a Col del Rosso e in altri combattimenti, correndo spesso il pericolo di esser fatto prigioniero dagli austriaci e riportando due ferite. In mezzo a tanti pericoli, a tante fatiche e a tante sofferenze Cesare Amar non domandò mai un istante di riposo: pareva eh~ l'asprezza della guerra, invece di stancare, rinvigorisse quelle membra, e quando non combatteva, quando egli avrebbe dovuto riprendere un po' di lena per i combattimenti successivi, lavorava con l'intelligenza, preparando, negli istanti di tregua, bozzetti della guerra, che mandava ai giornali, incoraggiando con la penna i cittadini, nel modo stesso che incoraggiava alla lotta i suoi soldati. ..
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