Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

128 GIACOMO SENIGAGLIA Nacque Giacomo Senigaglia, sottot enente dei granatieri, il r897 a Ferrara, città che diede sempre alla madre Patria letterati, filosofi ~d eroi . Infi.an1mato di nobili entitnenti patrii, ebbe piena coscienza dei fini per cui l'Italia entrava in guerra e volle portare con ogni slancio e spontaneità il suo contributo alla vittoria. Combattè sempre eroicamente, con disprezzo della morte e fede nella conclu ione finale. Il periodo passato da Giacomo Senigaglia nell'azione è tutto movimentato, pieno di agitazioni e di commozioni, di slanci in avanti e di ritilate, e t ali che sembrano avventure. Per diverso tempo di lui non si avevano notizie, non si sapeva se fosse disperso, prigioniero o morto. Finalmente si potè sapere che la sera del 7 novembre 1917, durante la ritirata dal Livenza, II superstiti della compagnia, agli ordini del Senigaglia, perdevano il collegamento col proprio battaglione e si spostavano in direzione di Oderzo; quivi giunti, il Senigaglia, allora a pirante ufficiale, accortosi della de\-iazione, prese a discendere il corso del Montiano, marciando verso il luogo ove sapeva fermato il 2° battaglione. Nella mattina del1'8, la mèta stava per essere raggiunta, quando il drappello si vide assalito da nuclei nemici. Il Senigaglia schierò i suoi pochi uomini contro il nemico e ordinò il fuoco; ma in questo tempo il zo battaglione aveva avuto ordine di ritirarsi e l'eroico pugno di uomini continuava da solo a resistere. Intanto gli austriaci, aumentati di numero, avanzavano sen1pre, e se bene due sergenti , che erano con lui, consigliassero la resa o la ritirata, egli ritto, col moschetto spianato, continuava ad animare con l'esempio i sopravissuti. Ma il nemico avanzava sempre più ntuneroso, la mischia diviene sanguinosissima, ma il Senigaglia non cede; se non che in quel momento i compagni lo perderono di vista nè udirono più la sua parola, il suo grido di guerra. Si seppe poi che 1'8 novembre 1917, ferito a morte all'addome, morl assistito invano da un ufficiale austriaco. Possa il suo spirito allietarsi della riconoscenza della Patria al suo eroismo e al suo sacrificio.

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