Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

•• • • g8 DUII~IO BEIVIPORAD Questo prode e valoroso capitano di fanteria era nato a Cesena 1'8 febbraio 1884. Nelle gravi e laboriose giornate del Carso, dove le fatiche, gli stenti e i pericoli erano senza numero, gli fu affidato il comando di un battaglione, alla testa del quale egli doveva procedere alla espugnazione della Quota 126, saldamente tenuta dagli austriaci, che ne avevano fatto una posizione formidabile. Vecchio soldato e indurito già alle fatiche di guerra, essendo stato in Libia a combattere quella' guerra, nella quale aveva riportato per il suo eroico coraggio, promozioni, encomi e premi al valore, cioè due decorazioni, era il primo a esporsi, l'ultimo a ritrarsi dal combattimento. Avendo frequentato la Scuola di guerra e acquisiti perciò n1olti rnerit i, gli era offerto, spettandogli di diritto, un posto nei comandi e proposto per l'avanzamento a maggiore; ma il capitano Bemporad chiese spontaneament e e ottenne di passare fra le truppe combattenti. ))recedeva perciò, quale comandante di battaglione, alla conquista di detta Ouota 126, cui dava l'assalto con slancio e valore, snidando ....... . dalla posizione i difensori e facendo rnolti prigionieri, anzi numerosi. NsJ.l~ azzardo, nell'impeto eroico, ne1la visione della conquista totale della posizione, mentre era vicino al risultato finale e vittorioso del suo compito, una palla di n1itragliatrice austriaca lo colpiva rnortaltnente nel fianco sinistro. Trasportato subito nell'ospedale di Versa, cessava di vivere alle ore 17 dello stesso giorno 19 agosto 1917. GINO BEIVIPORAD In Sorano (Grosseto) dove Gino Bemporad era nato il 17 luglio del 18gz, fu da tutt] appresa con profondo dolore la 1norte di lui, poichè era stimato e amato da quanti lo conoscevano per le sue singolari qualità di mente e di cuore. Intelligenza non comune, si era distinto sempre n'el corso dei suoi studi, e aveva vinto anche una borsa di

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==