Francesco Saverio Merlino - L'individualismo nell'anarchismo

51 ben dimostrato in un piccolo· volume (Der Natiirlich'e Wert - Vienna, 1891) che a mio avviso meriterebbe çl' essere pòpola- . rizzato tra i socialisti e gli anarchici - come la rendita, gli utili, i salarii servono di regolatori alla produzione e alla distribuzione della ricchezza. È la rendita che determina quale parte ciel suolo deve essere coltivata) quale parte deve essere riservata alrindustria e al commercio, quale coltura deve essere preferita ecc. ecc. .È col profitto che l'impiego il più utile relativamente alle circostanze è dato a ciascuna parte del Capitale, vale a dire alla r"icchezza accumulata dalle generazioni. E' il tasso dei salari che regola la scelta del lavoro; sono i prezzi che decidono del consumo individuale. Questi fenonemi sono indiscutibili, e si produrranno anche in una società comunista, nè più nè meno che in quella d'oggigiorno. Ciò che Von Wieser non osserva - o almeno non fa rimarcare al lettore - è che la destinazione che la rendita, il profitto, il salario, i prezzi, danno oggi al suolo, al capitale al lavoro e ai p~odotti, invece di essere la più proficua per la società, è invece la più proficua solo per la classe dominante. Sarebbe infatti un errore grossolano credere che la terra oggi coltivata sia la miBrblioteca Gino Brarico

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