N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- 88 - •e fissa i due contrassegni " storicamonte concreti ,, del-, l'imperialismo, e cioè: 1.0 la concorrenza di alcuni imperialisti e 2.0 la prevalenza del!' uomo di finanza su quello di traffico. Mentre, aliorchè si parla soprattutto dell'annessione di territori agrari per· opera di Stati industriali, si mette in rilievo la parte dominante del trafficante. La definizione di Kautsky non soltanto è erronea e non marxistica, ma anzi mette le basi di tutto un sistema di concezioni, che sono in aperto contrasto con la prassi marxistica. Ma di ciò riparleremo in seguito. Assai poco serio è il giuoco di parole messo innanzi da Kautsky con la questione se il recentissimo stadio del capitalismo debba chiamarsi imperialismo oppure stadio del capitale finanziario. Comunque lo si voglia chiamare,. è lo stesso. L'essenziale è che Kautsky separa la politica dell'imperialismo dalla sua economia, parlando delle annessioni come della politica " pref~rita " del capitale finanziario, e contrapponendo ad essa un'altra politica borghese senza annessioni, che in generale sarebbe secondo !µi possibile sulla stessa base del capitale finanziario. Si avrebbe che i monopoli nella vita economica sarebbero compatibili con un' attitudine non monopolistica, senza violenza, antiannessionista, in polit:ca; che la ripartizione territoriale del mondo, che si compì appunto ·nell'età del capitale finanziario e contraddistingue la 'peculiarità delle odierne forme di lotta tra i grandi Stati capitalistici, sarebbe compatibile con una po- ,.litica non im'perialista. In tal guisa si occultano e si mettono nell'ombra i fondamentali ·contrasti che esistono in seno al recentissimo stadio del capitalismo, io luogo di svelarne la profondità; e invece di marxismo si ha riformismo borghese. Kautsky polemizza contro la concezione, altrettanto goffa quanto cinica, del campione dell'imperialismo Cunow, il. quale argomenta così: l'imperialismo è il moderno capitalismo; lo sviluppo del capitalismo è inevitabile e progressivo; dunque anche l'imperialismo è progressivo, e noi lo si deve invocare ed esaltare. Questo pensamento ricorda B blioteca Gino Bianco

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