N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

104 - del 20.° secolo ha completato la spartizione del mondo h'a un piccolo gruppo di Stati, ciascuno dei quali sfrutta attualmente (nel senso di esprimere profitti) una parte del mondo quasi altrettanto vasta che quella dell'Inghilterra . nel 1858; ciascuno di essi ha sul mercato mondiale una posizione di monopolio grazie ai trusts, ai cartelli, al ca• pitale finanziario e ai rapporti tra debito!·e e creditore; ciascuno possiede fino a un certo punto un monopolio fi!)anziario (vedemmo come dei 75 milioni di km. quadr. di colonie di tutto il mondo, ben 65 milioni, cioè i'86 °/0 , siano nelle mani delle sei grandi potenze; 61 m)lioni, cioè 1'81 °/o appartengono a tre sole potenze). La situazione odierna è contraddistinta dall'esistenza di condizioni economiche tali, da accentuare l'inconciliabilità dell'imperialismo con gli interessi generali ed essenziali del movimento operaio. L'imperialismo dal suo primo germ~ s'è sviluppato in sistema dominante; i monopoli capitalistici hanno preso il primo posto neJl'economia pubblica e nélla politicit; la spartizione del mondo è compiuta, 'e d'altro lato in luogo dell'indiviso monopolio dell' Inghilterra noi o_sserviamo la lotta tra un piccol numero di potenze imperialiste per la partecipazione al monopolio, lotta che caratterizza l' intiero inizio del 20." secolo. In nessun paese l'opportunismo può più restar completamente vittorioso nel movimento operaio per una lunga serie di decenni, come fu il caso per l'Inghilter.ra nella seconda metà del sec. 19.0 ; ma invece in una serie di paesi l'opportunismo è diventato maturo, stramaturo e fradicio, perchè esso, sotto l'aspetto di socialnazionalismo, si è fuso con la politica borghese. B blloteca Gino B anca

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