N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- JOl - per mantenere un esercito e una llolla podei·osi, contro un'alleanza cino-giapponese e così via (97). La descrizione, che Schulze-Gaevernitz ci fa dell'imperialismo britannico, rivela gli stessi caratteri del paràssilismo. Dal 1865 al 1898 le entrate nazionali dell'Inghilterrn si son quasi raddoppiate, ma nello stesso periodo le " en. tra te dall'estero» sono salite di nove volte. c·he se egli ascrÌ\'<' a "merito" del l'imperialismo quello di aver educato il Negro al lavoro (senza violenza non si conclude nulla 1), tuttavia segnala il " pericolo • dell'imperialismo, consistente per lui nel fatto che l'Europa trasferirebbe all'umanità di colore il lavoro corporale - anzitutto il lavoro agricolo e minerario e poì anche quello delle industrie più grossolane - accimtentandosi essa stessa della parte di chi vi Vl' di rendita, cosa che probabilmente sarebbe l'introduzion<' all'emancipazione economica e quindi anche politica delle pelli rosse e nere. In Inghilterra si sottrae all'agricoltura sempre maggior quantità di terra per adibirla allo sport, divertirr1enlo dei ricchi. Schulze-Gaevernilz (98) dice che la Scozia è " il pi_i1 aristocratico playgrou11d (campo da giuoco par la caccia e lo sport) del mondo. Essa vive, ,come fu detto esagerando, del suo passato e àel signor Carnegie (il miliardario americano). L'Inghilterra spenqe annualmente 11 milioni di sterline (280 milione di marchi) soltanto per le corse di cavalli e la caccia alla volpe; e il numero dei rentiers \"i ammonta ad un milione, mentre diminuisce la percentuale della popolazione produttrice. 1881 1901 Popolazione dell'Inghilterra \in milioni) 17,9 32,5. - I O/o della I: popoJailone I -1 I E lo studioso borghese cieli' irnperialis·mo b1'it~nnico della fine del sec. 20.0 è cpslretto, quando parla della classe B blioteca Gino B anco

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