Italia, Francia e Russia - 1859

- 8 - accordi imponevano di dare; ma anche e più dai fatti seguiti nel Congresso di Parigi. La Russi a deve la soppressione della sua marina di guerra nel mar. nero alla nimis tà dell'Austria e dell' Inghil terra, e se non foP.so stato per la Fra neia , per la Sardegna e per la Prussia, più duro ed umilianti condizioni le sarebbero state imposte. La Russia si accorse allora del gravissimo errore commesso, salvando l'Austria dalla soa estrema rovina ; e nuove alleanze di guerra s' iniziarono in quel Congresso di pace. Sono i consigli dell 'Austria più che quelli dell'Inghilterra, che spin gono la Turchi a a contraffare ai patti di Parigi; sono i suoi intrighi che irritano gli animi nella Servia e nel MonLenegro, e rendono impossibi le il pacifico ordinamento dei Rumeni. La Francia e la Russia aspirano al primato l' una della razza latina, l'altra della slava : perchè questo loro desiderio possa mutarsi in fatto, è necessario che gli Tt~liani e gli Slavi siano ·Sottratti all' austriaca dominazione. L'Austria non è una nazione, ma un aggregato di popoli, i qual i non vogliono, nè possono stare uniti sotto unico impero, e che sono spinti dall'indole e dagl' interessi proprii ad aggregarsi alle nazioni, dalle quali sono stati violentemente divelLi. La Casa di Absburgo, per conservare i suoi dominii, e qu indi fatalmente aslretta a contrastare allo spirito del secolo, osteggiando tutte le naz ionali tà, e tentando di conculca re e spegnere ogni elemento di vita. Ella teme in Prussia il germanismo, in Russia lo slavis mo , in Piemon te l'itali anismo. La schiavitù' delle alt re provincìe italiane è a lei necessaria per tenere a freno i Lombardo-venet i, come la schiavi tù degli Slavi sudditi de'Turchi, è a lei necessaria per tenere. sot to il giogo la Gallizia, la Jloemia e l'Ungheria. Di Ici si può dire come di Satana, che il male e sua natura e necessità. Questo colosso dai piedi di argilla, carco di debiti, di perfidie c di delitti, che attraversa la via del progresso alla civile Europa, bisogna che si atte rFi , e la Provvidenza aerba agl'Ital iani l'ono re di lanciargli la prima pietra. No i non abbiamo alcun odio e rancore contro gli Austriaci, e ben sappi amo ch e anche Vienna ebbe il suo Radetzky ed il suo Haynau. La nemica nostra irreconciliabi le e la iniqua Casa di Absburgo : ella ha un enorme debito di rélpine, di estorsioni, di lagrime e di sangue da pagarci ; e, se Dio ci aiuta, ce lo paghet a ! Noi non abbiamo più bisogno di rammentare i nostri avi per ri confortarci : le sollevazioni di l\Jilano, di Venezia e di Palermo; le gior-. nate di Brescia, le battaglie di Buffalora, Goito, Pastrengo, Va lleggio, Staffalo, le difese di llessina, di Bologna, d'Ancona, di Veaezia e di Roma

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