Antonio Bandini Buti - L'idea morale politica e sociale di Giuseppe Mazzini

di un prelevamento a pro del fondo comune, sui b€nefizi dei primi tempi, .indivisibilità e perpetuità del capitale collettivo, retribuzione per tutti corrispondente alle necessità della vita, riparto degli utili a seconda del lavoro compiuto. Ma dove trovare i mezzi finanziari per dare inizio all'Associazione? La prima sorgente di questo capitale sta, per Mazzini, nella vita morale del lavoratore, cioè nelle sue €conomie, nel suo spirito di sacrificio. D'altra parte, le classi abbienti dovranno venire incontro a questo anelito di redenzione operaia. Dovranno spianargli la via, sia con anticipazioni, sia coll'istituzione di Banche che facciano credito ai lavoratori, sia ammettendo i lavoratori stessi a partecipare ai benefizi delle imprese, « stadio intermedio tra il preS€nte e l'avvenire >>, dal quale gli uomini del lavoro potrebbero raccogliere il piccolo capitale occorrente per la loro Associazione. Egli notava che istituzioni del genere erano già sorte nel Belgio, col nome di «Banche d'anticipazione>> o di·« Banche del popolo>>, e che in taluni stabilimenti pari- . gini gli operai erano già stati ammessi alla partecipazione agli utili. Questo poi avverrà in misura anche maggiore, definitiva, dopo l'istituzione della Repubblica. H Governo, divenuto veramente Governo nazionale, cioè Governo di popolo, dovrà aiutare quest'opera di redenzione del lavoro, risolvendo il problema sociale « senza spoliazioni, senza violenze, senza manomettere la ricchezza acquistata anteriormente dai cittadini, senza suscitare quell'antagonismo tra classe e classe ch'è ingiusto, immorale, fatale alla Nazione >>. Quali aiuti lo Stato potrebbe dare in questo campo? Anzitutto, un appoggio morale per la valo:rizzazione e la libera estrinsecazione del principio di associazione, poi la legalizzazione accordata a tutte le Associazioni, che siano sorte secondo tali principii. Dovranno poi essere adottati provvedimenti d'ordine pratico per il miglioramento del- , le comunicazioni e dei trasporti, la créazione di magazzini appositamente organizzati, la preferenza alle Associazioni operaie per i lavori dello Stato, la riforma del sistema tributario, l'assunzione da parte dello Stato delle attività di interesse collettivo e di pubbliche imprese (1), soprattutto la trasformazione del fondo nazionale, costituito dalle terre incolte e qagli altri beni espropriati, in un fondo di credito da distribuirsi alle Associazioni operaie. La distribuzione di questo credito, «sacro al lavoro dell'avvenire», non dovrebbe farsi dallo Stato o da una Banca nazionale cen- (l) Non è, dunque, una novità dei programP".Ì. odierni. 53

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