Antonio Bandini Buti - L'idea morale politica e sociale di Giuseppe Mazzini

•t bb1ica non più dominio di pochi privilegiati. E si comprende Vl a pu ' · d Il 1·b t' ul h la convinzione sul valore educativo e a 1 er a, e s anc e sua d l l Ch" d" t "buto di questa al continuo miglioramento e popo o. 1 1ce con r1 1 .b , d" . h ·1 n stro ponolo non è maturo per la 1 ertà, Ice cosa Ingenerosa ce1 o _ .. ·· h 1 S tto un certo punto di vista ingenua. Mazzini c1 msegna c e a e 0 - dd. t• · l schiavitù·, sia pur Iarvata nell'inganno della su 1tanza co~ :tuziona e, non può· creare .uomini liberi, c~sì c~me la menz_o~na, ~~r . quanto scaltramente dissimulata, non potra mat creare uomini veritieri. Questo egli diceva contro quei reazion2.ri che, ai suoi tempi come ai nostri, tentavano di arrestare la marcia ascensionale del popolo adducendo la sua immaturità; così facendo, negavano alle masse la possibilità pratica di rendersi degne della libertà. E' ovvio c4e soltanto l'esercizio della cosa pubblica può dar·e al popolo una coscienza civile e qu1ndi una capacità di autogoverno. Questa convinzione, chiaramente espressa nelle opere di Mazzini, è suffragata dB.lla storia, la quale ci dimostra che molte delle debolezze e dei difetti del nostro popolo sono una triste conseguenza dei lunghi periodi di dominazione straniera e domestica. 1·1 concetto di Repubblica, inteso come affermazione di libertà, di iniziativa e di responsabilità popolare, deriva con ferrea logica da quanto abbiamo sopra detto delle ide-e morali del Maestro. Fin dal 1831 egli disse che l'Italia sarebbe diventata Nazione una e repubblicana. I « moderati » irridevano a questa sua fede nella unità della Patria, ritenendola ostinata e puerile. Nè si creda che fosse la plebe sanfedista a contrastare e schern1re la sua fede unitaria: erano personaggi della politica e della cultura, esponenti del movimento mo- .narchico pieroont~se. ·. «L'Unità è puerilità - 'scriveva ad esempio Cesare Balbo - sogno tutt'al più di scolaruzzi di retorica, è un.a politica da poeti dozzinali, ~a politici da bottega >>. E il Conte di Cavour scriveva nel suo giorn~le ·!l, Ri~org~rnento _che l'unità era « assurda, funesta, illegale»· L Un1tà d Itaha. era, m vece per Mazzini il problema base, premessa alla stessa hberta, che egli vedeva realizzabile soltanto nella Repubblica. Era, per usare la stia definizione, «il problema dell'epo·- ca », ? per ,esso non esitò, nel suo eroico senso di abnegazione, a fiancheggiare l opera della ·Monarchia, immolando sull'altare della Patria la sua pregiudiziale politica. . E~Ii contribuì in tal modo a fare dell'Italia una Nazione 1D.'f · e ~~pendente. Purtroppo non potè vederla libera e repubblica ~ e a grande amarezza del suo tramonto. Ma questo compito affi 32 l j ' l :

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==