Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

6z Aspdta,do la conlimtacùme della lfllerra giorno prima della ritirata dei greci, saputo poi in Atene e di questa ritirata e dell'avanzata dei turchi, hanno mandato ai giornali telegrammi con descrizioni fantastiche di scene a cui non erano presenti, asserendo di esserne stati testimoni. Così vi ho letto che il principe Costantino combatteva a Larissa in prima linea, ccc. La verità molto più semplice è questa: dopo due giorni di combattimenti a grandi distanze lungo la estesa linea delle posizioni di Mati, il principe e reditario, o credendo eli essere presto accerchiato dalle forze turche preponderanti, o per altre ragioni sue particolari ancora ignote, decise la riti rata notturna che avvenne nella massima confusione, come se il nemico vittorioso avesse incalzato da vicino, mentre i turchi non inseguivano affatto . Il disordine durante la ritirata fu causato da falsi allarmi che nell'oscurità sparsero un pànico contagioso. E il primo a dare il cattivo esempio fu il principe ereditario. i\[i dicono che sua moglie, nelle cui vene non scorre invano sangue germanico, quando fu informata del modo con cui avvenne la ritirata, avrebbe esclamato: - Avrei preferito che me l'avesse ro portato morto! -

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