Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

l)tJftd la ritirata .li Lmùsa <td . \tene per essere mandato alla frontiera. Ora alla Legione ci hanno dato le cartuccie, ma non il fucile c quando si domanda rispondono con un « domani ~ che non viene mai. Poi mi hanno messo a dormire sopra un pavimento dove non si può chiudere un occhio. Perchè? Perchè è pieno di millc-pat/e, .... E badate a questo? S tate con la bocca aperta e prenderete subito tutti i millc-falfcs / Se volete il fucile - concluse Ricciotti - pa>sate fra i miei garibaldini c l'avrete subito. G: bellissimo il francese che parlano fra loro i volontari delle varie nazioni. Qualche studen te ha l' ingenuità di rivolgere la parola ai greci moderni in g reco an tico ! * Ricciolli Garibaldi, che t rovai stasera presso la sede della Società degli studen ti , attende invii d i volontari dai Comitati d'Italia..\ malincuore ne m<1ndò 237 in Epiro col maggiore 1\l e reu, per non tenerli in Atene disoccupati, come ve ne sono ora ci rca 200. :'Ili dice,·a che i greci, e;.sendo paclt·oni del mare, dO\evano tagliare le comunicazioni alle spalle del nemico, che dispone d'un' unica strada mu latticra o ltre

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==