23 un cappello alto di feltro bianco, seguìto da alcune centi naia di persone. Tutti coloro con cui ebbi occasione di parlare questa sera sulla situazione, si mostrano scoraggiati. - Il momento - mi diceva uno - non potrebbe essere più grave. Non solo quello della dinastia, ma l'avvenire stesso della patria è in pericolo. - Ancora oggi- aggiungeva un altro - nessuno di noi è riuscito a comprendere il motivo della ritirata dei nostri da Larissa. [l principe ereditario aveva perduto la testa e con essa ha perduto la successione al trono. Trentamila uomini non do,-c,·ano esser fatti fuggire a quel modo senza !asciarne qualche centinaio almeno sul terreno. - Che cosa si farà ora? - A questa domanda nessuno mi sa rispondere. Il corpo d ' esercito di Tessaglia l- demoralizzato a Farsala. Rio rganizzare le truppe per ricondurlc a Larissa si ritiene impossibile. Frattanto Edhem pascià manderà certo qualche grosso rinforzo nell'Epiro cd anche di là le truppe greche dovranno probabilmente ritirarsi. Per quanto le persone più influenti s'adoperino a calmare gli animi, si dubita che l'indignazione delle popolazioni possa essere frenata ( 1 ). ( I ) Era questa l'imprC!!ione momentanea dci nuovi arrivati in 1\ tene, i quali non sapevano ancora che la guerra non era stata voluta veramente dalla popola~ione ma da pochi politic:Lnti per a\ idiU. di potere e di a\·venlure.
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