Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

20 4 La battaglia di Domo~·ÌJ "Si combattè dalle 4 alle 7, avanzando sempre, per tre o quattro ch ilometri. " Gli italiani, i greci, i francesi, g li ing lesi componenti il battagl ione si comportarono valorosamen te, supplendo coll 'entusiasmo e coll ' audacia a lla mancanza di unità negli attacchi . " T utti fece ro il l0ro dovere : gli uffi ciali, e tra que>.ti il nost ro capitano Cappell i, si buttarono mnanzi teme rariamente, dando il buon esempio ai sol· dati. Con q uesto slancio venne impedito l' aggiramento a sinistra della cavalleria, venne ro fatti due prigionieri, s i sparse la mor te e il pànico fra i nemici, si tenne alta insomma, anche dalla nuova gene razione italiana, il valore della camicia rossa. « Quando, alle 7, ci rit irammo a do rso del monte , eraYamo s fin iti. « Il maggiore Martinotti, rivolgendosi al gene ra le, g li disse : « - Questi soldati così indiscipli nati, oggi, al fuoco, ~i sono compor tati da e roi. - « H capitano g reco Roma, agg regato al nost ro Stato maggiore, soggiungeva : « - Gli italiani si sono battuti da leoni. - « Passammo la notte in un villaggio vicino, mang iando un po' di gallella; ma un triste pensie ro ci teneva tutti in agitazione : quello dci fe riti. « ~e avevamo trasportati una quaranti na dal campo

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