Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

La vita al campo oltre il fucile, non so quante cartuccie, la gamella, il tascapane ed alt ri impicci, portano appese ad una spalla quelle loro cappe o mantelloni di pelo di capra che sono pesantissimi e che sembrano capanne coniche di feltro. Che differenza fra questi uomini colossali e certi mingherlini richiamati, abitanti delle città, professionisti e persone cosiddette civili ! Costoro, abituati agli ozt dei caffè ed alle comodità della vita, soffrono enormemente i disagi del campo. Per quanto ho potuto capire, vi sono fra i richiamati e fra i soldati in servizio ordinario molti animati dall'amo r patrio , pronti a sacrificarsi, ma vi sono anche parecchi stanchi e sfiduciati dopo le due precedenti ritirate. S i dice che si siano già verificate duemila diserzioni . Sarà una cifra esagerata, ma è certo che dato il modo con cui la campagna fu condotta finora, ci vuole uno spirito eccezionale di disciplina per continuare a fa re serenamente il proprio dovere. * Come succede sempre in questi casi, si vive quassù senza lettere e senza giornali, ignorando ciò che succede al di fuori. Un ragazzo arrivato oggi da Lamia con un pacco di vecchi giornali ateniesi, fu subito circondato da un

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