Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

126 Dal Pir~o a JJomokò coi garibaldini di Riccio/ti a destinazione. I tre cavalli furono rispettati dalla polizia, perchè allo stesso proprietario ne ha sequestrati già altri dieci. Aspettando che il veicolo fosse p ronto, notavo intanto la lentezza con cui si preparavano le salmerie della spedizione garibaldina. L 'ambulanza diretta dal dottor Casazza non riusciva a trovare un solo car ro c quelli per i viveri c per le munizioni erano carretti a un cavallo, mentre la strada di montagna è spesso ripida e faticosa . Chissà a che ora codesti <:arri potranno arrivare stanotte a Domokò. Con la mia ca ra diligenza, che pagai salata, con un dragomanno indispensabile in questi paesi e con un ex postino che occo rrendo porterà al telegrafo i miei telegrammi, pa rtii dunque da Lamia stamane alle 7. Prima di salire a cassetta, l'ex postino mi fece una curiosa richiesta. Volle due dracme per comperarsi un coltellaccio, buon~, dice , per aversi in tasca, recandosi di notte all' ufiicio telegrafico. Nell'uscire dal paese notai una specialità di Lamia: le cicogne che fan no i nidi sulle case e non sono molestate dagli abitanti. Nel seguire la strada che penetra in una gola dell' Othris incontrai subito una vera processione di famiglie di pastori, che seguìte dalle loro g r eggie e da muli e asini recanti dentro negli involti quel po' di roba che han potuto salvare dalla g uerra, provengono

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==