Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

122 Dal Pir~o a Domo/dJ coi ,garlbald rlu d i Riccio/ti la fe rmata un solo incidente spiacevole. Un g iovinastro catanese avendo minacciato con la baionetta un ufficiale, Ricciotti lo fece spogliare subito della camicia rossa ed espellere ~alla spedizione, e colse l'occasione per cacciare altri quattro farabut ti , i quali si allontanarono dal campo fischiat i dai compagni. - Gene rale, - dicevano molti - pe rchè non ne fa fuci la re qualcuno ? Ci vuole un esempio. - E siccome ad uno degli espulsi e ra rimasto il berret to rosso, gli fu levato da alcuni, i quali gridavano: - Non sei degno di portarlo! - T n sostituzione degli espulsi, si presentarono immediatamente altrettanti abitanti di Santa :.\Iarina, ro· busti marinai, che fu rono accettati. Poco dopo l' una, la colonna si mise in ma rcia in bellissimo ordine, preceduta da Ricciotti a cavallo, che fa una splendiJa fi gura vestito da generale garibaldino. La strada, carrozzabile e larga, attraversa una bella pianura della Tessaglia. Pioveva abbastanza fo r te, ma i volontari non vi badavano e g ua rdavano con curiosità alcuni dromedari c molte mandrc di magnifici cavalli, che erano al pascolo. Giunto prima dei volontari a Lamia per poter inviare qualche telegramma, trovai che gran parte de lla popolazione rimasta a casa si apparecchiava a ricevere Ricciotti con un bandierone italiano sormontato

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