Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-49in favore delle nazionalità, e con l' anfìzionato che statuisca nella discordia delle sovranità. Questo è i\ bisogno del tempo . Le naz ioni che con tanti mezzi possono ormai prosperare mercè il reciproco ri cambio dei servigi, non devono essere ritardate nel loro corso , e spinte a ritroso dell e loro necessi tà. Le ar·mate sottraggono uomini e copitali al progresso ; quindi, il bisogno di procedere o prima o poi al disarmo . La diminuzione delle armate add uce quella delle imposizioni ; questa produce l'agiatezza, la tranquillità , le autonomie, le libertà, e la cooperazione premurosa di amore, di concordia, di soddisfazione, sempre e dovunque fa cile e sicura. La Francia non deve e non vuole essere pitl lungamente martire di una condizione già anormale. Essu ha annunzi ato la sua idea ; ne appellerà all' opinione e l'opinione la farà trionfare. Il lavoro , 1' industria, i\ commercio, gli speculatori non debbono temere la guerra. La politi ca della scienza e della ragione non fa la guerra se non quando l'opinione ha preparata infallibilmen te la vittoria. Conviene da r tempo ai principi italiani, ora mancipii dell ' Austria, di ravvedersi ; - a\ pontefice, di medita re la parola che dee far ri suon3re per l'universo; - all ' Inghilterra, di rammentarsi la fede vera. dei trattati de l 18'15 ; - alla P russia, di riprendere la sua missione per l'unità e l'onore della patria germanica ; - alla Russia , di ben convincersi del sublime ufficio a cui la Francia ln co.nvita fuori dei suoi confin i ; -all'Austria, di vedere l'isolamento gra- '•

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