Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

- 33La lettera dei trattuti di Vienna non indica che disposizioni transitorie, modifìcabili in ragione dello svolgimento della parola di vita presso le nazio·ni che la Provvidenza ha con fidate ai regnanti. Questa parola è il solo principio in vigore, la sorgente dei diritti. La scienza attinta da essa è quella per cui si ottiene la pace, la fratellanza, la giustizia . Contrastare ad essa, è come staccarsi dalla vita, dall'amore, dalla tranquillità, dalla rettitudine, per cadere nella morte, nell ' odio, nell ' inquietudine, nell" iniquità. L'Italia è la madre dell ' Europa. Fu ,dessa che depose sul capo di Carlomagno quella corona ereditata dalla Francia e poscia trapassata nell 'Alemngna. L' Italia non dà più la corona d' oro, dà all'Austria, con un diadema di ferro, un serto di spine . L' Italia non appartiene tulta all'Austria come l'Ungheria e la J~oemia. L' Austria ne ha soltanto una parte, la più ricca, non la pitl bella; la più popolata, non la più estesa. L' Austria vuole mantenere ancora lo smembramento di questa parte dal resto del corpo. Ma è forse opera che s'addica a un inviato della Pro\·- videnza, è forse opera di buona coscenza il volere perpetuare dovunque, con questo smernbramento, agitazioni, pa.timenti, miser ia, maledizioni, e per tal modo compromettere la pace, la salute del mondo? L' Austria è una parte, una nobile parte del corpo germanico ; la patria di Leibnitz, il popolo fratello del prussiano, del bavarese, del badese, ec., il cui genio ha prodotto tante opere di scienza, di poesia, d' arte, di civiltà. Gl'Italiani ammirano il genio della Germania. S' addice egli a un inviato della Provvi3

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