Per la fausta elezione dell'eminentissimo cardinale Giacomo Giustiniani ...

Erbe conforto di feconde linfe, Tal cade pioggia di fa,\'Ori e grazie Dall' Angel venerato in Vaticano. Tu a sparger quelle pure fosti eletto Onde consolatrici, e mille, e mille Benediro al tuo nome, e lunga vita E fortunata ti pregar dal Cil'lo. Irrompe dal Tamigi , e dalla Senna (6) All' ovile di Cristo impetuosa 9 Fiumana di volumi, e schianta, e abbatte Gli alti cedri non men che gli arboscelli, E di virtude ogni più vago fiore. Ammorba di fetore, e di veleno I paschi e l' acque. Piange il buon Pastore, E leva al Ci elo, sospirando, i voti. Italia mia ahi! troppo bella, e vaga! Reo destin ti rapi l' auro, e le gemme Per man furace di mentiti amici; Tele e marmi ti tolse, monument i Ddl' antico valori', e non è paga L' atra nequizia; Religion, la santa Eredità de' padri tuoi vorria Involarti pur anche sotto false Larve d' ordin civil, di sapienza. Ma dall'alto suo seggio in Vaticano Veglia il forte di Giuda e mette voce Che terror spira. D' anatèma gli empi Volumi danna; gli donò tal dritto Cristo, ragiou, amor dell' uomo, e lunga Esperienza. Te, Signor, compagno

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