Per la fausta elezione dell'eminentissimo cardinale Giacomo Giustiniani ...

6 I sacri t empli , e Cristo io Sacramento; Di venerandi vegli , e sacerdoti, Di garzoni, di vergini, di spose, Di pargoli innocenti un miserando Macello; a mi lle acca tasta ti a mille Cadaveri deform i, e sanguinosi. Ahi! vista, che d'orrore agghiaccia i petti . 0\·e lo scettro, e la corona, e il santo Dt' lla ve tusta Relig ion vess illo? Ove correte furibondi, e q uale Da lle stragi sperate ordio di cose? Copri , Musa, d' utl vel queste tremende Memorie, e Tu perdona, inc lito Prence, Se, toccando di tuo suhlime incarco, Il peusier corse a d isperati affanni Da' qua i vor ria ritrar Io sguardo il Sole. Gi à da più lnstri salutasti qneJia Un dì feli ce terra, e a ll a di le tta Ila l ia t ua riedesti, ove l ' Augusto Che di triregno orna la fronte il sacro Ostro, premio a i magnanimi , ti cinse, E Pastor ti concesse a quell'el etta Greggia, che fu ùi Pio soave cura (3) Pria che l'a lto di Dio consiglio ete rno Gli !ìdassc compa gne di sv ell turc Le sa llte chiavi , oude il Ciel s'apre e se r ra . Or ch i patria narrar l' au ree virtudi Di che splendesti al Senio, () la Pi etade Che amorosa de' miseri t ' addusse lo traccia, e li soccorse, e la Prudenza,

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