R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

Tre lacunefondamentali 18. • Direi che agli italiani di oggi vanno rimproverate tre fondamentali lacune. E compito dei partiti democratici deve eeaere quello di ridurle progressivamente: a) la ,tendenza a troppo ragionare 1u schemi astratti, a 1tar nella stratosfera delle grandi ideologi~ ad esercitare uno apirito critico più in aede distruttiva che in 1ede co1truttiiva; b) la forte carenza di spirito anociativo, e cioè di combinaaÌO• ne, e invece un risorgente individualismo •piccato, che le cond.isioni della vita sociale moderna rendono auperato; e) la sentitissima deficienza di capacità organizzative e amministrative, aia nell'impresa pubblica che nell',impreaa privata. Noi dobbiamo reagire ad ogni costo coniro queate -deficienze. aia nell'ambito dell'amministrazione locale che in •ede di -politica na· sionale. Noi dobbiamo rompere queata strana coltre di ideologiami esasperati; dobbiamo auacitare .un più intenso cpirito associativo, forti-ficare i caraHeri, accrescere le po11ibilità attive infi.nite di una maggior socialità; dobbiamo migliorare costantemente la capacità organizzative e amministrative; dobbiamo spezzare il muro delle paure verso le soluzioni sanamente empiriche. Ma per far ciò dob. biamo anche formularci degli obiettivi, redigerci programmi a lunga ,cadenza, nell'ambito delle reali pos,ibilità e capaci di graduali 10luzioni. Non vedo, ad esempio, perchè un comune, come uno stato, non debba formularsi il proprio piano <lecennale di 1viluppo. Il concetto dei bilanci preventivi pluriennali è 1tato già da me so.tenuto aia a Milano aia a Roma. I programmi non occorre aia-no rigidi: e11i ti correggeranno atrada facendo. Ma determinare a grandi linee gli indirizzi futuri, vuol anche dire, per un'amministrazione pub. blica, cercare di conseguire ,copi che non aiano quelli alla giornata, che non siano contraddittori e improvvisati. L'educazione civica degli ltalianl 19.• E c'-è un aecondo tema aul quale attiro la voatra atten1ione. E' quello del nece,aario g·rande sforzo di educazione civica degli ita• liani: uno aforzo che devono condurre amministratori e amminiatra• ti. ,C'è una pauro1& coltre di ignoranza che ci naeconde i temi e i · problemi <!ella no,tra vita 1ociale. I facili slogan, gli appaHionanti discorsi di belle parole, contribuiscono a rendere più peaante que1ta tremenda cohre di nubi. Si direbbe che gli oratori, nei comizi, parlando dell'anno duemila o profferendo grossi aggettivi ,tendano a infittire queata cortina di ferro dell'ignoranza civica, che è la cortina di ferro di cui dobbiamo avere veramente paura. C'è foNe oggi in Italia il 900/o dei cittadini che ■anno leggere e 1crivere; ma senza dubbio almeno il 950/o degli abitanti cbe eono analfabeti civici. Queato contribuiace a mantenere il cittadino atac97 tee.aGino Bianco

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