R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

allora abbiamo bassa occupazione perchè c'è baua produttività; la bassa produttività ci consente uno scarso risparmio e troppo modeeti consumi; lo scarso risparmio, troppo pochi investimenti, e quindi basso reddito, e quindi bassa occupazione. E' un circolo vizio10. Tutti i nostri sforzi devono esercitarai per uscirne. Dobbiamo trovare il modo di spezzare questo circolo vizioso. Problemi che diventano strutturali 8. - Diciamo noi socialisti: c'è allora, evidentemente, qualco,a che non funziona. Questo nodo scorsoio minaccia la nostra vita economica e la nostra vita sociale. Alcuni di questi problemi perdono ormai il carattere di temi congiunturali, diventano strutturali. E' innegabile che esistono oggi per il nostro Paese alcuni problemi che il tempo non risolve automaticamente. QnellQ delle aree depreue ne è un tipico esempio: ma abbiamo una somma di problemi che tomigliano stranamente a quello delle zone deprease. Ci sono acque stagnanti che la natura non elimina da ,ola, e che minacciano di impaludare tutta la vita del Paese, se la laboriosità umana, se lo sforzo collettivo non le devia e incanala. Ora, noi J>ossiamo ad alta voce invocare una mobiHtà perfetta dei fattori della produzione, ma questa mobilità non arriva mai. Frattanto non possiamo limitarci n curare la malaria aapettando che le acque della palude ai asciughino. E d'altra parte non possiamo ragionare come i totalitari che <lebhono in,•ocarc un totale rovesciamento del aistema di vita sociale; ma che frattanto anch'essi stanno ad aspettare, e ai chiudono in una posizione di rancori e di « tanto peggio tanto meglio». La grande tragedia del Paese è proprio questa. Che tutti aspettano o rinviano. Gli uni aspettano il miracolo delle cose; gli altri quello degli uomini I liberisti c i totalitari restano in questa poaizione di « crociati»; i.I Paese si divide in due tronconi, ognuno dei <1uali pensa solo a difendersi contro l'altro e ad accusare l'altro. Tutti aapettano, nel baccanale delle accuse reciproche. E frattanto queste deficienze 1i mettono in catena, finiscono per condizionarsi reciprocamente e per pol'petuarai. · Il problema non è quello delle attese; è quello dei fatti concreti. Il proletariato non può attendere. n proletariato non può lasciar impostare politiche di negazioni. E il Partito socialista democratico intende di seguire appunto la strada delle formule positive: solo così esso potrà veramente giovare al proletariato. Il popolo italiano, da quarant'anòi a questa parte, abusa delle formule negative. Fu antisocialista per diventare fascista; {u antihscista per diventare anticomunista; fu comunista per diventare anti DC. Votò, (o fu indotto a votare) per il comunismo in funzione anti democrietiana; o a votare 30 B10:oteca Gino Bianco

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