R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

vrà darai all'elevamento della cultura generale (e quindi al miglioramento delle condizioni materiali e morali degli insegnanti che sono i depositari della cultura nazionale, mentre sono retribuiti in una misura vergognosa, indegna di un paese moderno). Ed un impulso altrettanto energico a1la cultura tecnica e professionale. Questo im• pulso è inseparabile dal potenziamento della scuola di Stato e dalla tutela della sua laicità. Una riforma fiscale e democratica che rovesci il rapporto oggi esistente fra le imposte che gravano sui consumatori e sulle piccole e medie aziende e le imposte che gravano invece asui poco sulle grandi ricchezze. Infine una riforma generale dell'assistenza sociale. Questo complesso di provvidenze, che sembra modesto ed e in· vece imponente, richiederà una lotta implacabile contro le posizioni monopolistiche e contro i particolarismi e i privilegi d'ogni specie ed esigerà probabilmente il ricorso all'aTma della nazionalizzazione, che dovrà essere adoperata senza nessuna esitanza. !Ifa v'è un'altra opera alla quale il Partito Socialista unificato dovrà dedicare senza ritardo tutte le sue forze, l'opera diretta a favo• rire la rinascita di un movimento sindacale operaio che si ricolleghi alle gloriose tradizioni del sindacalismo socialista. Secondo la conce• zione socialista il movimento sindacale non è che un aspetto del movimento generale della classe lavoratrice, di cui un altro aspetto è il partito. Questa unità del mondo operaio, che in Italia era stata più o meno felicemente raggiunta prima che il bolscevismo e iJ. fa• scismo 13 sconvolgessero, si realizza oggi in modo tipico nel movimento laburista britannico. Il Partito Socialista è, quindi, fautore di un movimento 11indacale non corporativo (come sono in genere i sindacati cosiddetti apolitici o confessionali), bensì di un movimento sindacale di classe, che si proponga cioè l'emancipazione del lavoro dallo sfruttamento capitalista; un movimento esternamente libero da soggezioni verso partiti, sacre gerarchie, governi nazionali o stranieri, ed interna• mente democratico, che realizzi cioè il pieno autogoverno dei lavoratori. Un movimento sindacale di questo tipo - che si distingue nettamente tanto da quello ispirato all'ideologia comunista quanto da quello ispirato al cosiddetto cristianesimo sociale - costituisce una esigenza inderogabile delle democrazie moderne. Dove questo libero movimento manca, tutti i problemi economici, sociali e politici sono falsati, perchè mancano di un elemento indispensabile della loro individuazione e soluzione. Ora ci sembra che, sia pure ancora embrionalmente, l'Unione ltalinna del Lavoro incarni il tipo di movimento sindacale da noi vagheggiato. E' dunque verso questa organizzazione che, con la necessaria prudenza e gradualità, tenendo conto cioè 4i una quantità 19 Bibl oteca Gino Bianco

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